Contenuto
Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Settecento: Diano GiacintoPITTORI: Diano Giacinto
Agostino vescovo e Dottore della Chiesa
GIACINTO DIANO
1790-1791
Lanciano, cattedrale della Madonna del Ponte
Agostino vescovo e Dottore della Chiesa
Gli altari della cattedrale di Lanciano presentano delle tele al centro, che sono a loro volta sormontate da cornici laterali con lunette finemente lavorate, affiancate da putti verso la chiave di volta, opera di Alessandro Terzani, nelle lunette ci sono altri dipinti, quasi tutti di Giacinto Diano. Nel primo altare da sinistra troviamo i dipinti nelle lunette che raffigurano sant'Agostino e san Gerolamo.
Realizzata con la tecnica a olio su tela, la lunetta misura cm 270x190 e ci offre una buona rappresentazione di Agostino nella sua espressione di Dottore della Chiesa. Il santo indossa il piviale, il cui svolazzare garantisce al dipinto una discreta dinamicità, acuita dalla posizione delle braccia e delle mani di Agostino intento a scrivere su un grande libro che tiene aperto sulla gamba sinistra. Sotto il piviale è ben evidente la presenza della tunica nera dei monaci agostiniani, che lo hanno sempre ritenuto il loro vero fondatore. In testa Agostino porta una semplice ed elegante mitra mentre il bastone pastorale è stato deposto ai suoi piedi. Il santo è seduto sopra una nuvola e due angioletti in basso lo scrutano e, con la loro presenza, rendono più completa l'intera scena.
La Cattedrale della Madonna del Ponte a Lanciano è la sede vescovile e chiesa madre dell'arcidiocesi abruzzese di Lanciano-Ortona. L'originaria costruzione, sotto forma di Oratorio di Maria Santissima del Ponte, risalirebbe alla fine del Trecento. L'edificio sacro fu destinato ad ospitare un dipinto della Madonna col Bambino scoperto nel 1088 nel Ponte romano di Diocleziano.
L'attuale cattedrale, in stile neoclassico, deriva da ricostruzione settecentesca eseguita su progetto di Eugenio Micchitelli, che utilizzò una parte delle campate del ponte romano come sostegno alla struttura dell'edificio. Un grandioso pronao monumentale a colonne corinzie e festoni con una balaustra molto ampia introduce all'interno che si presenta a navata unica, con la volta interamente decorata e affrescata da Giacinto Diana. Sono presenti numerosi altari di epoca neoclassica. Nel presbiterio è conserva la statua della Madonna del Ponte. Nel febbraio del 1909 papa Pio X la elevò al rango di Basilica minore.
Giacinto Diano
Giacinto Diano, noto anche come Giacinto Diana, nacque a Pozzuoli nel 1731. Fu avviato alla pittura nella bottega di Francesco De Mura (1696-1782), che ne influenzò le opere giovanili. Nel 1752, il giovane Diano si trasferì da Pozzuoli a Napoli, dove fioriva l'arte e culturale per la presenza dell'illuminato re Carlo III di Borbone. Soprannominato 'o Puzzulaniello, Diano riuscì rapidamente ad affermarsi e nel 1773 ottenne la nomina di professore di Disegno e maestro di Pittura nella Reale Accademia di Belle Arti. Diano realizzò una ricca produzione artistica, sparsa in diverse località dell'ex Regno Borbonico e a Napoli. Numerose sue opere si trovano anche a Pozzuoli nel Duomo, nella cappella del Seminario vescovile e in Santa Maria delle Grazie. I suoi lavori più importanti sono le tele eseguite tra il 1758 e il 1760 per la chiesa di San Raffaele Arcangelo, oggi trasferite a Napoli. Trascorse gli ultimi anni in miseria in una casa dei quartieri spagnoli, dove morì nel 1803. Fu sepolto nella chiesa dell'Arciconfraternita della SS. Trinità dei Pellegrini di cui era confratello. L'attività di Diano fu proseguita da diversi allievi, tra i quali troviamo Gaetano Gigante, fondatore della Scuola di Posillipo, che conobbe in Giacinto Gigante il più noto esponente.