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PITTORI: Josef Winterhalder

Agostino e il bambino sulla spiaggia

Agostino e il bambino sulla spiaggia

 

 

JOSEPH WINTERHALDER

1770

Nová Říše, monastero premostratense

 

Agostino e il bambino sulla spiaggia

 

 

 

L'opera di Josef Winterhalder il giovane raffigura sant'Agostino mentre sta meditando sul mistero della Trinità. Il quadro dipinto nel 1770 si trova nella pincoteca del monastero premostratense di Nová Říše. Agostino è seduto al proprio tavolo di lavoro quando con un'ampia torsione del busto si volge a guardare verso l'alto. Il suo volto fissa lo sguardo in un punto al di sopra del suo orizzonte, dove tra angioletti tripudianti si svela la Trinità, sotto forma di triangolo entro un cerchio da cui emana una forte luce e raggi per ogni ogni dove.

Il santo sembra esterrefatto a tal vista e la scena, piena di movimento sembra fermarsi attonita in un momento senza fine.

Ai piedi di Agostino compare un fanciullo che sta giocando con un cucchiaio. La sua presenza ricorda una leggenda medioevale sul tema trinitario di indubbia fortuna nella iconografia agostiniana. L'episodio descritto in questa leggenda è noto: Agostino, grande indagatore del mistero della Trinità, un giorno passeggiava per una spiaggia quando incontrò un bambino-angelo che con un secchiello prendeva dell'acqua di mare e la versava in una piccola cavità nella sabbia. Alla domanda del Santo su che cosa stesse facendo, il bambino avrebbe risposto che voleva porre tutto il mare dentro quel buco. Quando il Santo gli fece notare che ciò era impossibile, il bambino avrebbe replicato che così come non era possibile versare tutto il mare dentro la buca allo stesso modo era impossibile che i misteri di Dio e della SS. Trinità entrassero nella sua piccola testa di uomo.

Accanto al braccio destro del santo arde focosamente un cuore, da cui divampano altissime fiamme.

 

La canonica di San Pietro e Paolo è un monastero dell'ordine premostratense che si trova nella Moravia occidentale, fondato nel 1211 come convento di monaci. Il monastero fu originariamente fondato per le sorelle monache premostratensi da Markvart di Hrádek e sua moglie Vojslava. Lo sviluppo del monastero fu interrotto durante le guerre ussite, quando il monastero con la chiesa fu devastato e bruciato per ben due volte nel 1423 e 1424. Le suore, che non riuscirono a fuggire in tempo, vennero catturate e gettate in uno stagno, dove annegarono. La comunità di cuore tornò negli anni seguenti, ma si sciolse nel 1597. Il monastero non fu abbandonato e nel 1641 i monaci premostratensi dell'abbazia di Zábrdovice lo riaprirono.

 

 

Josef Winterhalder

Nacque a Vöhrenbach una cittadina del Baden-Württemberg nel 1743. Era uno dei sei figli dello scultore Johann Michael Winterhalder. Alla morte della madre, nel 1753 con due dei suoi fratelli si trasferì ad Olmütz presso lo zio Josef, noto come Josef Winterhalder il Vecchio, che di fatto li adottò. Lo zio lo introdusse nelle botteghe di Paul Troger e Franz Anton Maulbertsch. Di quest'ultimo fu assistente dal 1763 al 1768.

Dopo essersi sposato e stabilito a Znojmo, lavorò molto in tutta l'area fino al 1780, quando l'imperatore Giuseppe II soppresse i monasteri e decise di ridurre le decorazioni delle chiese.

Winterhalder riuscì tuttavia a ottenere committenze dalla nobiltà morava decorando molti dei loro palazzi con giochi di trompe l'oeil e simili.

Nella cattedrale della città ungherese di Szombathely, su incarico del vescovo János Szily realizzò nel 1796  la decorazione del presbiterio, del transetto, del soffitto e delle pareti della cappella della Vergine.

Intorno al 1800 scrisse un libro con commenti critici e biografie di artisti della Moravia a Znojmo e dintorni, una specie di compendio di opere d'arte e artisti. I suoi ultimi lavori datano al 1805, quando dipinse in una biblioteca appartenente all'ordine premostratense di Geras. Morì nel 1807.