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Sant'Agostino e san Norberto
JOSEPH WINTERHALDER
1778
Brno, Moravská Galerie
Sant'Agostino e san Norberto
Josef Winterhalder ci offre una interessante interpretazione di sant'Agostino Dottore della Chiesa in compagnia di san Norberto.
Datato 1778, il quadro è alto 78 cm e largo 42 e nonostante le medie dimensioni, grazie ad una attenta e curatissima prospettiva, riesce a creare una dilatazione degli spazi veramente straordinaria.
Agostino è seduto in trono con alle spalle san Norberto e altri personaggi. Vestito con i paramenti episcopali, il santo impugna una penna con cui sta scrivendo su un grande libro aperto. Ai suoi piedi sono caduti a terra due eretici, che cercano di coprirsi con le mani per difendersi dallo straordinario eloquio di Agostino che ne contesta le tesi eretiche. La scena si svolge all'interno di una maestosa chiesa dalle strutture architettoniche ardite, dove volteggiano angeli, di cui uno offre il cuore fiammante simbolo agostiniano, alla Trinità che appare nella luce a squarciare gli spazi sotto forma di triangolo.
La regola agostiniana fu adottata da numerose congregazioni, anche medioevali, fra cui anche i norbertini o premostratensi, seguaci di Norberto di Xanten.
Josef Winterhalder
Nacque a Vöhrenbach una cittadina del Baden-Württemberg nel 1743. Era uno dei sei figli dello scultore Johann Michael Winterhalder. Alla morte della madre, nel 1753 con due dei suoi fratelli si trasferì ad Olmütz presso lo zio Josef, noto come Josef Winterhalder il Vecchio, che di fatto li adottò. Lo zio lo introdusse nelle botteghe di Paul Troger e Franz Anton Maulbertsch. Di quest'ultimo fu assistente dal 1763 al 1768.
Dopo essersi sposato e stabilito a Znojmo, lavorò molto in tutta l'area fino al 1780, quando l'imperatore Giuseppe II soppresse i monasteri e decise di ridurre le decorazioni delle chiese.
Winterhalder riuscì tuttavia a ottenere committenze dalla nobiltà morava decorando molti dei loro palazzi con giochi di trompe l'oeil e simili.
Nella cattedrale della città ungherese di Szombathely, su incarico del vescovo János Szily realizzò nel 1796 la decorazione del presbiterio, del transetto, del soffitto e delle pareti della cappella della Vergine.
Intorno al 1800 scrisse un libro con commenti critici e biografie di artisti della Moravia a Znojmo e dintorni, una specie di compendio di opere d'arte e artisti. I suoi ultimi lavori datano al 1805, quando dipinse in una biblioteca appartenente all'ordine premostratense di Geras. Morì nel 1807.