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Fidanzamento di San Caterina da Siena con i santi Domenico e Agostino
JOSEPH WINTERHALDER
1800
Brno, Moravská Galerie
Fidanzamento di San Caterina da Siena con i santi Domenico e Agostino
Realizzato nella piena maturità dell'artista, intorno al 1800, questo disegno a penna è firmato dall'autore con la scritta in basso a sinistra "Jos: Winterhalder". Il cartone presenta le dimensioni di 22,5 cm in altezza e 17 in larghezza. Tema della composizione è il matrimonio mistico di santa Caterina con il Cristo. Sono presenti alla scena la Vergine Maria in alto a sinistra assisa su una nuvola e a destra i santi Domenico, Agostino e un altro santo sconosciuto. All'influsso di Caterina va ascritta la riforma dell'ordine domenicano, che a sua volta trae alimento dalla regola agostiniana. Secondo la tradizione devozionale il 1° aprile 1375 avrebbe ricevuto le stimmate nella chiesa di Santa Cristina a Pisa, dove si trovava su invito di papa Gregorio XI al fine di preparare la crociata da lei sollecitata; queste stimmate sarebbero rimaste invisibili fino alla sua morte. Chiamata a Roma dal papa, vi muore nel 1380 a soli 33 anni, provata da una vita di digiuni e di astinenze forzate, dopo essersi astenuta dal bere per un mese. Meravigliosa è la sua opera letteraria, soprattutto lettere, che mostrano la vastità della sua dottrina e il suo impegno per la Chiesa.
Josef Winterhalder
Nacque a Vöhrenbach una cittadina del Baden-Württemberg nel 1743. Era uno dei sei figli dello scultore Johann Michael Winterhalder. Alla morte della madre, nel 1753 con due dei suoi fratelli si trasferì ad Olmütz presso lo zio Josef, noto come Josef Winterhalder il Vecchio, che di fatto li adottò. Lo zio lo introdusse nelle botteghe di Paul Troger e Franz Anton Maulbertsch. Di quest'ultimo fu assistente dal 1763 al 1768.
Dopo essersi sposato e stabilito a Znojmo, lavorò molto in tutta l'area fino al 1780, quando l'imperatore Giuseppe II soppresse i monasteri e decise di ridurre le decorazioni delle chiese.
Winterhalder riuscì tuttavia a ottenere committenze dalla nobiltà morava decorando molti dei loro palazzi con giochi di trompe l'oeil e simili.
Nella cattedrale della città ungherese di Szombathely, su incarico del vescovo János Szily realizzò nel 1796 la decorazione del presbiterio, del transetto, del soffitto e delle pareti della cappella della Vergine.
Intorno al 1800 scrisse un libro con commenti critici e biografie di artisti della Moravia a Znojmo e dintorni, una specie di compendio di opere d'arte e artisti. I suoi ultimi lavori datano al 1805, quando dipinse in una biblioteca appartenente all'ordine premostratense di Geras. Morì nel 1807.