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PITTORI: Josef Winterhalder

Sant'Agostino combatte le eresie

Sant'Agostino combatte le eresie

 

 

JOSEPH WINTERHALDER

1790-1795

Brno, Moravská Galerie

 

Sant'Agostino combatte le eresie

 

 

 

Il disegno a tratto di penna di Josef Winterhalder risale alla fine del Settecento e ci propone uno studio in cui Agostino viene proposto come Dottore della Chiesa attivo ed efficace contro le eresie e gli eretici.

Realizzato su carta il foglio presenta le dimensioni in altezza di 23 cm e in larghezza di 13 cm. Agostino è al centro della composizione seduto davanti a uno scrittoio con una penna in mano e un libro aperto di fronte. Alza la mano sinistra verso il cielo dove appare la Trinità sotto forma di triangolo a illuminare la scena, Agostino e il libro. Attorno al santo si muovono un paio di personaggi ed alcuni angioletti le cui torsioni e movimenti danno una forte sensazione di dinamicità a quanto sta accadendo. Ai piedi del santo sono caduti due personaggi che hanno travolto libri e oggetti. essi rappresentano gli eretici sconfitti dalla forza argomentativa di Agostino, che è sviluppata attraverso i suoi numerosi scritti.

Il santo sentì profondamente la necessità di difendere l'ortodossia cristiana dalle eresie che imperversavano nel suo secolo. Nel corso della polemica contro i manichei e la loro visione dualistica dell'universo Agostino tende a sottolineare la bontà della creazione, la trascendenza di Dio e la superiorità dello spirito sulla carne. Nei confronti del donatismo Agostino sostenne che la Chiesa è un insieme di fedeli visibile, composta sia di santi che di peccatori. L'efficacia dei sacramenti non dipende dalla moralità di chi li amministra, ma dalla grazia di Dio che opera attraverso di loro. In disaccordo con Pelagio, che predicava la capacità dell'uomo di produrre e di scegliere il bene (di salvarsi pertanto usando le sue sole forze) Agostino ribadisce la realtà del peccato originale e pertanto l'urgenza della grazia divina per ottenere la salvezza (De natura et gratia).

 

 

Josef Winterhalder

Nacque a Vöhrenbach una cittadina del Baden-Württemberg nel 1743. Era uno dei sei figli dello scultore Johann Michael Winterhalder. Alla morte della madre, nel 1753 con due dei suoi fratelli si trasferì ad Olmütz presso lo zio Josef, noto come Josef Winterhalder il Vecchio, che di fatto li adottò. Lo zio lo introdusse nelle botteghe di Paul Troger e Franz Anton Maulbertsch. Di quest'ultimo fu assistente dal 1763 al 1768.

Dopo essersi sposato e stabilito a Znojmo, lavorò molto in tutta l'area fino al 1780, quando l'imperatore Giuseppe II soppresse i monasteri e decise di ridurre le decorazioni delle chiese.

Winterhalder riuscì tuttavia a ottenere committenze dalla nobiltà morava decorando molti dei loro palazzi con giochi di trompe l'oeil e simili.

Nella cattedrale della città ungherese di Szombathely, su incarico del vescovo János Szily realizzò nel 1796  la decorazione del presbiterio, del transetto, del soffitto e delle pareti della cappella della Vergine.

Intorno al 1800 scrisse un libro con commenti critici e biografie di artisti della Moravia a Znojmo e dintorni, una specie di compendio di opere d'arte e artisti. I suoi ultimi lavori datano al 1805, quando dipinse in una biblioteca appartenente all'ordine premostratense di Geras. Morì nel 1807.