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S. Matteo evangelista
SAN MATTEO EVANGELISTA
San Matteo era anche chiamato Levi, in quanto pubblicano, era membro di una delle categorie più odiate dal popolo ebraico. In effetti a quell'epoca gli esattori delle tasse pagavano in anticipo all'erario romano le tasse del popolo e poi si rifacevano come usurai tartassando la gente. I sacerdoti, per rispettare il primo comandamento, vietavano al popolo ebraico di maneggiare le monete romane che portavano l'immagine dell'imperatore. I pubblicani erano quindi accusati di essere peccatori perché veneravano l'imperatore. Matteo è il patrono di banchieri, bancari, doganieri, guardie di finanza, cambiavalute, ragionieri, contabili ed esattori.
Gesù passò vicino a Levi e gli disse semplicemente Seguimi (Marco 2,14). E Matteo, alzatosi, lo seguì. Immediatamente Matteo tenne un banchetto a cui invitò, oltre a Gesù, un gran numero di pubblicani e altri pubblici peccatori. Il riferimento a un riscossore di imposte a Cafarnao, di nome Levi, compare anche in Luca 5,27. Gesù lo scelse come membro del gruppo dei dodici apostoli, e come tale appare nelle tre liste che hanno tramandato i tre vangeli sinottici: Matteo 10, 3; Marco 3, 18; Luca 6, 15. Il suo nome appare anche in Atti 1, 13, dove si menzionano gli apostoli che costituiscono la timorosa comunità sopravvissuta alla morte di Gesù. Il nome Matteo, con il quale Levi è pure chiamato, vuol dire Dono di Dio. Alcuni suppongono che abbia cambiato il nome come una forma tipica dell'epoca, per indicare il cambiamento di vita.
iconografia con san Matteo
Maestro ferrarese-romagnolo (1500-1524) a Argenta, chiesa di S. Domenico
Orelli Giuseppe (1760) a Nembro, chiesa di San Martino
Orelli Vincenzo (1809-1810) a Almenno san Bartolomeo, chiesa di san Bartolomeo
Guadagnini Antonio (1862) a Caprino Bergamasco, chiesa di san Biagio