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Teologi agostiniani: EGIDIO DA ROMANO

Immagine di Egidio Romano, immagine dalla Libreria del convento di S. Barnaba a Brescia

Egidio Romano

 

 

 

EGIDIO DA ROMANO

(Roma 1243 - Avignone 1316)

 

 

 

Così ne parla LANTERI, Illustriores Viri Augustinienses qui sanctitate et doctrina fluoruerunt, Tolentino, I, 1858, 47-53).

«Il Beato Egidio Colonna, chiamato Dottore Fondatissimo, nacque a Roma nel 1247, da nobilissima famiglia. Avendo sortito dalla natura un'anima buona, ed essendo stato santamente e pia mente educato dai genitori, divenne un adolescente di mirabile virtù, tanto da frequentare il convento agostiniano di S. Maria del Popolo sia per venerazione dell'immagine della SS. Madre di Dio, sia per essere confermato sui sentieri della pietà dall'assidua conversazione con i frati ... Avvenne che infine... si senti chiamato ad abbracciare la vita monastica nell'Ordine degli Eremitani ... e fu rivestito dell'abito dal Beato Clemente da Osimo, Preposito Generale dell'Ordine. Dopo avere pronunciato i voti solenni, si dedicò con zelo in Italia alle discipline filosofiche ... Dopo averle mirabilmente apprese, fu mandato a Parigi ... per dedicarsi allo studio delle sacre lettere. Avendo avuto come maestro Tommaso d'Aquino, il Dottore Angelico, fu grazie a lui tanto arricchito di scienza divina che, se pure non lo superò, almeno gli si mise a pari... Egli ricambiava il maestro, che molto lo amava, con somma reverenza, e gli era tanto legato da affetto e gratitudine che, avendo il teologo Guglielmo de Mara da Oxford diffuso un libello in cui con dente velenoso attaccava alcuni «placita» del Dottore aquinate, subito affilò la penna contro il censore del suo maestro, e produsse lo splendido «Defensorium» contro coloro che impugnavano il pensiero di Tommaso ... Insignito del titolo di dottore alla Sorbona ... offrì tali prove di solidissima dottrina da ottenere meritatamente presso tutti il nome di Dottore Fondatissimo ... Ebbe presso i nostri tanta autorità che il Capitolo generale tenuto a Firenze, raro esempio, lo nominò, ancor vivente, Principe dei nostri Studi e dichiarò che la sua dottrina dovesse essere abbracciata in tutto l'Ordine; per questo la Scuola agostiniana cominciò ad essere chiamata anche col nome di egidiana. Nel 1286, quando Filippo il Bello, incoronato re di Francia a Reims, stava per fare il suo ingresso a Parigi, per unanime decreto della Sorbona ... solo Egidio fu considerato degno di tenere un discorso ufficiale al Re, e per questa occasione compose una celebratissima orazione sulla giustizia. Fu maestro di Filippo ancora adolescente, e per lui scrisse l'opera eccellentissima "Sul regime dei Principi".

Nel 1292 nel Capitolo generale tenuto a Roma nel convento di S. Maria del Popolo Clemente da Osimo, che poco prima, ad Orvieto, aveva mutato il timone dell'Ordine con la gloria del Regno celeste, e resse le redini della Religione per tre anni, e più a lungo lo avrebbe fatto se non fosse stato chiamato da papa Bonifacio VIII, che altamente stimava la sua dottrina e santità, soprattutto per l'egregio scritto sulla Proclamazione del Papa (de Renuntiatione Papae), alla carica di Arcivescovo di Bourges e di Primate di tutta l'Aquitania; e gli sarebbe stata ben presto concessa dallo stesso Pontefice la porpora cardinalizia se in quel periodo tra lui e la famiglia Colonna non fossero sorti aspri dissidi, che sfociarono poi in guerra aperta. Tuttavia nel 1313 fu creato Cardinale da Clemente V, ma poiché vi si opponeva Filippo il Bello per il fatta che nel libro sulla Proclamazione del Papa sembrava appoggiare più il Pontefice che il Re, la nomina non fu resa pubblica...

Tra le altre sue preclare virtù ... era devotissimo al culto della Vergine, e bruciava di fervente desiderio di rafforzare la Religione agostiniana. Pertanto nel 1311, nel Concilio Generale di Vienna sotto Clemente V, nel quale fu abolito l'Ordine dei Templari, ... ottenne al nostro Ordine la casa di Bourges dei Templari stessi, e la ornò splendidamente. Ebbe tra i nostri parecchi alunni famosi... tra i quali meritano particolare lode il Beato Alberto da Padova, il Beato Angelo da Furci, Alessandro da S. Elpidio, Gerardo da Siena e il Beato Giacomo da Viterbo.

Morì ... ad Avignone nel 1316, a 69 anni... Il suo corpo, traslato a Parigi, fu li sepolto presso gli Agostiniani, e sul tumulo fu posto questo epitaffio: Qui giace lo specchio dei costumi per purezza di vita fu il perspicacissimo commentatore della filosofia di Aristotele I chiave e dottore della sacra Teologia I luce che porta alla luce i dubbi I frate Egidio da Roma dell'ordine dei Frati I Eremita- ni di S. Agostino I Arcivescovo di Bourges, che mori I nel 1316, il 22 di dicembre...

Le opere sotto elencate sono a stampa.

Opere filosofiche:

1) Sui tre libri della Retorica di Aristotele.

2) Commento dei libri dei Priori dello stesso.

3) Commento dei libri dei Posteriori.

4) Sull'arte antica o sugli universali.

5) Esposizione dei libri degli Elenchi, con la questione sul mezzo di dimostrazione.

6) Sugli otto libri della Fisica.

7) Sulla buona fortuna, la morte e la vita.

8) Commento ai libri di Aristotele sulla generazione.

9) Commento ai tre libri dello stesso sull'anima.

10) Sui gradi delle forme accidentali, un libro.

11) Sulla materia del cielo contro Averroè, un libro.

12) Questioni auree di metafisica.

13) Sulla formazione del corpo umano nell'utero, un libro.

14) Commento al libro sulle cause.

15) Sul regime dei Principi, 3 libri.

Opere teologiche:

1) Hexameron, o sul mondo creato in sei giorni, 11 libri.

2) Commento al libro dei Cantici.

3) Sull'Epistola ai Romani.

4) Sulla mancanza dei mali, della colpa e del peccato nel Verbo, un libro.

5) Cinquanta Teoremi sul Corpo di Cristo.

6) Sul Carattere, un libro.

7) Trattato sul Corpo di Cristo.

8) Sul Paradiso, Purgatorio, Inferno.

9) Sugli articoli di Fede.

10) Sull'Arca di Noè.

11) Sul peccato originale.

12) Sulla predestinazione e la prescienza.

13) Sul capitolo "Firmiter de Summa Trinitate et Fide Catholica" e sul capitolo "Cum Marthae" sulla celebrazione della Messa.

14) Esposizione dell'Orazione domenicale e della Salutazione angelica.

15) Sulle concessioni di beni immobili che sono solite essere fatte dai Re alla Chiesa.

16) Sulla proclamazione del Papa.

17) ...

18) Sei «Quodlibet».

19) Sul primo, secondo e terzo delle Sentenze.

20) Difesa contro coloro che impugnano Tomaso d'Aquino.

21) Trattato sulla divina influenza sui Beati.

22) Lodi della divina Sapienza.

23) Come i Re circa i beni pertinenti alla Corona possano esercitare opere di liberalità.

24) Elucubrazioni sui quattro libri delle Sentenze con annotazioni del Beato Enrico de Urimaria.

25) Tredici questioni sull'essere, l'essenza o principio primo.

26) Quattordici questioni sulla cognizione degli Angeli.

27) Sul soggetto della Teologia, un libro.

28) Sette questioni sulla resurrezione dei morti.

29) Compendio della verità teologica in sette libri.

30) Sui gradi della forma in ordine all'opera di Cristo. E inoltre altre».

L'Opera Omnia:

Aegidii Romani Opera omnia / a cura di Francesco Del Punta, Gianfranco Fioravanti e Concetta Luna. - Firenze : Olschki

I. 1/2** Catalogo dei manoscritti. Italia (Assisi - Venezia) / a cura di Francesco Del Punta, Barbara Faes De Mottoni e Concetta Luna. - 1998 (Unione Accademica Nazionale. Testi e studi per il "Corpus Philosophorum Medii Aevi" ; XXVII, 592 p.)

Il volume contiene le descrizioni di 97 manoscritti contenenti opere di Egidio Romano conservati nelle biblioteche di 28 città italiane, con esclusione dei manoscritti di Firenze, Padova, Venezia (già descritti nel volume I/2*, 1989) e di Città del Vaticano (descritti nel volume I/1, 1986). Le descrizioni sono assai analitiche, e corredate di una doviziosa messe di estratti dai testi che compaiono nei codici, spesso di impossibile individuazione.

 

 

Bibliografia:

S. Donati, Studi per una cronologia delle opere di Egidio Romano. I: Le opere prima del 1285. I commenti aristotelici (parte II)

- C. Luna, La «Reportatio» della lettura di Egidio Romano sul libro III delle Sentenze (Clm. 8005) e il problema dell'autenticità dell'«Ordinatio» (parte II)

- P. Porro, «Ex adiacentia temporis»: Egidio Romano e la categoria «quando»

- A. Tabarroni, «Figura dictionis» e predicazione nel commento ai «Sophistici Elenchi» di Egidio Romano

- C. Trifogli, Egidio Romano e la dottrina aristotelica dell'infinito

- R. Lambertini, Il filosofo, il principe e la virtù. Note sulla ricezione e l'uso dell'«Etica Nicomachea» nel «De regimine principum» di Egidio Romano

- C. Marmo, «Hoc autem et si potest tollerari ...». Egidio Romano e Tommaso d'Aquino sulle passioni dell'anima.

- Egidio Romano e Dante di Ugo Mariani O.S.A.

- Il trattato "De Potestate Ecclesiastica" di Egidio Romano di Ugo Mariani O.S.A.

- IL "DE REGIMINE PRINCIPUM" DI EGIDIO ROMANO di Ugo Mariani O.S.A.