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opera omnia di sant'agostino:  DE ORDINE

Agostino vescovo dipinto di Baschenis

Agostino vescovo

 

 

DE ORDINE

 

 

 

Tempo e luogo

 

Il dialogo si tiene a Cassiciaco: si prolunga, certamente secondo la finzione letteraria, per tre giorni e probabilmente: Notte fra il 17 e 18 novembre (nel dormitorio) e prime ore del mattino seguente (nelle terme): 1, 3, 6 - 8, 26. Prime ore del 19 novembre (nelle terme): 1, 9, 27 - fine. 23 o 24 novembre, all'aperto perché il tempo è clemente; nel pomeriggio la seduta è alle terme: inizio del secondo libro.

 

 

I dialoganti

 

LICENZIO sostiene il dialogo fondandosi sulle esperienze immediate della vita (1, 3, 6 - 8, 26); posto di fronte al problema dell'ordine nella vita umana, conclude, aiutato da Trigezio, il principio d'interiorità (1, 9, 27 - 2, 2, 7); quindi si astrae completamente dal dibattito, malgrado i richiami dello scolarca.

 

TRIGEZIO è il dialogante che interviene più volte a precisare e chiarire.

 

ALIPIO è assente nella discussione dei due primi giorni; nel terzo giorno interviene, nel suo ruolo di uditore anziano, ad appoggiare i due giovani iniziati (2, 3, 8-10) e nel complimento finale per lo scolarca (2, 20, 53).

 

AGOSTINO dirige il dialogo, non sempre maieuticamente; da 2, 8, 25 inizia la sua lezione di scolarca.

 

MONICA è il personaggio essoterico che rappresenta l'incontro della saggezza cristiana con la classica. Interviene soltanto una volta nella disputa esoterica, ma cade in un non senso, di cui lo stesso Trigezio la convince (2, 7, 22-23).