AGOSTINO DI IPPONA NELLA CINEMATOGRAFIA

 

 

 

Nel passato la figura e gli episodi principali della vita di Agostino furono trattati dalla iconografia e dalle biografie. In epoca moderna è il cinema a costituire una nuova forma d'arte, nonché uno dei più grandi fenomeni culturali, nata alla fine del XIX secolo, nota anche come la settima arte.

In questa ottica non poteva certo mancare un accostamento di questa nuova arte narrativa alla figura di Agostino. Così, nel dopoguerra, assistiamo alla produzione di alcuni filmati e documentari che prendono a protagonista il vescovo di Ippona.

Il primo in ordine di tempo è Roberto Rossellini, il celebre regista italiano, che nella sua serie di film dedicati ai grandi personaggi della storia mondiale non dimentica Agostino, ma lo esalta in un celebre film che ne esalta le qualità di fine pensatore, interprete e propagatore della fede cristiana nel crepuscolo dell'impero romano.

La storia di Sant'Agostino è infine arrivata anche sul piccolo schermo. La ha proposto in prima serata a fine gennaio 2010 Rai Uno. Una sintesi della pellicola è stata proiettata a Castel Gandolfo il 2 settembre 2009; la produzione ha voluto offrire a Benedetto XVI l'anteprima perché il Dottore della Chiesa vissuto tra il IV e V secolo è l'autore da lui più citato. Nel 2006, tra l'altro, proprio il Pontefice, durante un'intervista alla Radio Vaticana, aveva suggerito una trasposizione cinematografica sulla vita del vescovo di Ippona perché molto attuale per il grande pubblico. Interpretato da Alessandro Preziosi e da Franco Nero, Agostino ha così potuto farsi conoscere anche in tv, con il supporto della madre Monica interpretata da una straordinaria Monica Guerritore.