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CICLo AGOSTINIANo di Kartarius a Parigi

Agostino combatte gli eretici, dalla stampa di Kartarius alla Biblioteca Nazionale di Parigi

Agostino combatte gli eretici

 

 

KARTARIUS MARIO

1570 circa

Gabinetto delle Stampe della Biblioteca Nazionale a Parigi

 

Agostino combatte gli eretici

 

 

 

La scena riporta un testo di san Paolo spesso commentato da Agostino: Oportet haereses esse, ut qui probati sunt, manifesti fiant in nobis. I Cor. XI. Il vescovo seduto sulla sua cattedra discute con le mani aperte, secondo le consuetudini. Il suo sguardo è fisso su un libro aperto: di fianco c'è la madre Monica nimbata. Si tratta di un anacronismo, perché Monica non vide mai il figlio vescovo, essendo morta a Ostia prima del ritorno in Africa. In ossequio alla tradizione l'eretico è per terra, porta in testa un berretto e srotola un libro. Altri quattro eretici sono in piedi dinanzi alla cattedra: il primo reca in mano un libro e bizzarramente porta un saio da monaco agostiniano.

 

416 Agostino tratta la questione pelagiana

La fine della controversia donatista coincise pressappoco con l'inizio di una nuova disputa teologica che impegnò Agostino fino alla sua morte. L'Africa, dove Pelagio ed il suo discepolo Celestio si erano rifugiati dopo il sacco di Roma da parte di Alarico, era diventata il principale centro di diffusione del movimento pelagiano. Già nel 412 un concilio tenuto a Cartagine aveva condannato i Pelagiani per le loro opinioni sulla dottrina del peccato originale, ma, grazie all'attivismo di Agostino, la condanna dei Pelagiani, che avevano avuto il sopravvento in un sinodo tenuto a Diospolis in Palestina, fu reiterata dai successivi concili tenuti a Cartagine e a Milevi. Un secondo periodo di attivismo pelagiano si sviluppò a Roma; papa Zosimo, dopo essere stato convinto da Agostino, nel 418 pronunciò una solenne condanna contro i Pelagiani.

 

Questi errori ... cercavamo di confutarli ... allo scopo che anche Pelagio, venendone a conoscenza, li correggesse senza essere attaccato personalmente: in tal modo sarebbe stata eliminata la sua funesta dottrina e gli sarebbe stata risparmiata la confusione ... Furono pertanto inviati alla Sede Apostolica dai due Concili di Cartagine e di Milevi rapporti concernenti tale questione prima che arrivassero in mano nostra o nell'Africa i verbali del processo ecclesiastico in cui si afferma che Pelagio si sia giustificato davanti ai vescovi della Palestina.

AGOSTINO, Lettera 186, 2 a Paolino