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CICLo AGOSTINIANo di Kartarius a Parigi

La rivelazione del Tolle lege, dalla stampa di Kartarius alla Biblioteca Nazionale di Parigi

La rivelazione del Tolle lege

 

 

KARTARIUS MARIO

1570 circa

Gabinetto delle Stampe della Biblioteca Nazionale a Parigi

 

La rivelazione del Tolle lege

 

 

 

La vita di Agostino inizia con la scena del tolle lege, come indica lo scritto in basso Et legit, induimini Dominum Iesum Christum Ad Rom. III Questo quadro differisce dai tradizionali schemi iconografici del medesimo episodio: la figura dell'angelo viene sostituita da Dio Padre che dall'alto di una nuvola invia un raggio con la scritta Tolle lege. Il nimbo è a forma di triangolo. Agostino è seduto ai piedi di un albero, quasi fosse un mendicante che sta dormendo. Kartarius ha probabilmente tratto tali particolari da altri autori, in particolare Durer e Raffaello. Il nimbo triangolare si vede in Italia nel XV secolo.

Altre influenze sembrano derivare dal manoscritto di Firenze e dalla Historia Augustini.

 

E, come racconta nelle Confessioni, recatosi in giardino, si mise sotto una pianta a piangere amaramente, e diceva: - Quanto tempo ancora? Quanto ancora? Domani, domani ! ancora un po' di tempo. Ed era desolato di non sapersi decidere o a restare nel mondo o a consacrarsi a Dio.

JACOPO DA VARAGINE, Legenda Aurea

 

Così parlavo e piangevo nell'amarezza sconfinata del mio cuore affranto. A un tratto dalla casa vicina mi giunge una voce, come di fanciullo o fanciulla, non so, che diceva cantando e ripetendo più volte: «Prendi e leggi, prendi e leggi». Mutai d'aspetto all'istante e cominciai a riflettere con la massima cura se fosse una cantilena usata in qualche gioco di ragazzi, ma non ricordavo affatto di averla udita da nessuna parte ... Tornai al luogo dove stava seduto Alipio e dove avevo lasciato il libro dell'Apostolo all'atto di alzarmi.

Lo afferrai, lo aprii e lessi tacito il primo versetto su cui mi caddero gli occhi. Diceva: « Non nelle crapule e nelle ebbrezze, non negli amplessi e nelle impudicizie, non nelle contese e nelle invidie, ma rivestitevi del Signore Gesù Cristo e non assecondate la carne nelle sue concupiscenze... » Non volli leggere oltre né mi occorreva. Appena terminata infatti la lettura di questa frase, una luce, quasi, di certezza penetrò nel mio cuore e tutte le tenebre del dubbio si dissiparono.

AGOSTINO, Confessioni 8, 12, 29