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Percorso : HOME > Iconografia > Cicli > Cinquecento > Bernardino FerrariCICLo AGOSTINIANo di Bernardino Ferrari
Trittico Gusberti con Agostino in trono, Ambrogio e Monica
BERNARDINO FERRARI
1508
Vigevano, Cattedrale di sant'Ambrogio cappella di S. Carlo
Trittico Gusberti con Agostino in trono, Ambrogio e Monica
questa splendida pala d'altare del primo Cinquecento di Bernardino Ferrari misura cm 250x196 ed è stata realizzata con la tecnica del legno scolpito, intagliato, dipinto e dorato. Il soggetto della pala è dedicato alla figura di sant'Agostino, che troneggia nella sezione centrale. Il santo è vestito da vescovo con la mitra in testa e sta benedicendo i fedeli ma soprattutto, nelle intenzioni dei donatori il marito e la moglie dei nobili Gusberti da cui prende nome la pala. Agostino sotto il piviale indossa la tunica nera dei monaci agostiniani, il che potrebbe indicare uno stretto rapporto della famiglia dedicatrice con l'ordine agostiniano. Nel riquadro di sinistra il pittore, in un ambiente anomalo rispetto alla iconografia classica dello stesso soggetto, ha raffigurato il battesimo di Agostino con il vescovo Ambrogio che glielo impartisce in un piccolo battistero con Agostino seminudo inginocchiato dinanzi alla poderosa figura del vescovo. A destra si scorge invece Monica madre di Agostino in abiti monacali agostiniani, contrita e in preghiera per il figlio.
Le scene sono ambientate in un panorama che risente ancora del'influsso della pittura e degli stilemi tardo quattrocenteschi.
Il trittico Gusberti si trova nella Cappella di san Carlo o del SS. Sacramento nel Duomo di Vigevano dedicato a sant'Ambrogio. L'attuale chiesa, consacrata nel 1612, fu iniziata da Francesco II Sforza nel 1532 su progetto di Antonio da Lonate. Per erigerla fu necessario demolire gran parte della chiesa precedente, di cui tuttavia venne salvata la parte absidale. Questa chiesa, che risaliva al seconda metà del Trecento, a sua volta era stata edificata su fondamenta ben più antiche. Sono noti in effetti alcuni documenti del 963 e del 967 che citano già la Basilica di sant'Ambrogio a Vigevano, per cui v'è motivo di credere che le origini della chiesa primitiva risalgano a prima dell'anno mille.
Bernardo o Bernardino Ferrari
Bernardo nasce a Vigevano nel 1490 e vi morirà probabilmente verso il 1524 durante una delle più terribili epidemie di peste che colpì la città.
Fu un valido esponente della scuola pittorica vigevanese ed è sovente erroneamente citato come un imitatore di Gaudenzio Ferrari. Fra le sue opere ricordiamo gli affreschi che dipinse in santa Maria della Pace a Milano e che sono stati trasferiti, insieme a quelli di Bernardino Luini, all'Accademia di Brera. Una sua piccola tavoletta del 1515 con L'Annunciazione si trova nella quadreria dell'Ospedale Civile di Vigevano, così pure nel Museo del Tesoro del Duomo di Vigevano si conservano sei sue tavole che raffigurano episodi della Passione tra cui una splendida Flagellazione.
Nel Duomo di Vigevano si conservano altre sue opere fra cui il "Polittico Biffignandi", sicuramente la sua opera più nota. Nella Cappella di San Carlo troviamo la tavola raffigurante San Tommaso di Canterbury tra le Sante Elena ed Agata ed il cosiddetto "Trittico Gusberti" dal nome dell'omonima famiglia committente che raffigura sant'Agostino. Ferrari si esprime con uno stile pulito nei colori e dalle forme equilibrate che sembrano riportarlo ad un'influenza della pittura lombarda dei seguaci di Gaudenzio Ferrari e dei leonardeschi.