Percorso : HOME > Iconografia > Cicli > Seicento > Apt

CICLo AGOSTINIANo di André Joseph-François

Agostino ascolta le prediche di Ambrogio

Agostino ascolta le prediche di Ambrogio

 

 

ANDRE JOSEPH FRANCOIS

1692

Apt, Cappella di santa Caterina

 

Agostino ascolta le prediche di Ambrogio

 

 

 

La tavola, relativa al periodo milanese di Agostino, presenta il santo mentre ascolta le predicazioni del vescovo Ambrogio, che parla dal suo pulpito. Davanti a lui i fedeli presenti lo ascoltano, e tra di loro vediamo Agostino al centro. Sullo sfondo, all'esterno dell'edificio ecclesiastico, si svolge una scena implicitamente indicata dalla mano destra del vescovo: la conversione di Agostino sotto il fico nel giardino della sua casa milanese, con l'iscrizione, su un filatterio, delle parole:"Tolle, lege" cioè "prendi e leggi". È su questo dipinto che il pittore Joseph André ha scelto di apporre la sua firma e la data di esecuzione.

In alto a destra si erge la figura di Ambrogio con in testa la mitra. Il pulpito è particolarmente poderoso e scolpito e si staglia nettamente nella grande sala, dove è convenuta una gran folla di fedeli ad ascoltarlo. La gran parte di essi alza un braccio e la mano nella sua direzione, quasi fosse partecipe delle indicazioni del vescovo. L'episodio è propedeutico a quello della conversione di Agostino, che riappare all'orizzonte da un'ampia apertura della chiesa seduto sotto un albero, nella classica posizione che nella sua iconografia fotografa il momento della sua conversione con l'episodio del tolle lege.

 

Frequentavo assiduamente le sue prediche pubbliche, non però mosso dalla giusta intenzione: volevo piuttosto sincerarmi se la sua eloquenza meritava la fama di cui godeva, ovvero ne era superiore o inferiore. Stavo attento, sospeso alle sue parole, ma non m'interessavo al contenuto, anzi lo disdegnavo. La soavità della sua parola m'incantava. Era più dotta, ma meno gioviale e carezzevole di quella di Fausto quanto alla forma; quanto alla sostanza però, nessun paragone era possibile.

AGOSTINO, Confessioni 5, 13, 23

 

Agostino incominciò ad attaccare la predicazione di Ambrogio. Un giorno però Ambrogio tenne un forte discorso contro la dottrina dei manichei, portando solidi argomenti, e da allora in poi Agostino fu convinto che i manichei erano nell'errore. La dottrina di Cristo gli piaceva, ma sentiva ripugnanza a seguire la via che egli tracciava.

JACOPO da VARAGINE, Legenda Aurea

 

 

André Joseph-François

Nato ad Apt (Vaucluse) il 10 luglio 1669, era il quinto figlio del pittore Jean André, di cui divenne apprendista verso il 1684, e di Lucrèce Laure, figlia del notaio di Castellane Durand Laure. Intorno al 1690 diventa maestro pittore e si sposa nel 1690 a Castellane (Alpi dell'Alta Provenza) con Honorée Long. in questo periodo si stabilì come pittore in questa città, proprio come suo padre Jean André. In un atto del 1692 è citato come "maestro pittore di Castellane", ma nello stesso anno fu attivo anche ad Apt. L'ultimo suo dipinto conosciuto risale al 1697; sembra che abbia concluso rapidamente la sua carriera di pittore per concentrarsi sulle sue attività commerciali. E' noto che era magazziniere a Castellane nel 1698. Nel 1699, morta la prima moglie, si risposa con Thérèse Mérigon. Dal 1700, alla nascita dei figli, fu chiamato il "mercante". Morì a Castellane nel 1707.