Percorso : HOME > Iconografia > Cicli > Seicento > Napoli

CICLo AGOSTINIANo di Cosimo Fanzago aL MUSEO si San Martino a NAPOLI

Agostino alla fine della sua vita guarisce un ammalato

Agostino alla fine della sua vita guarisce un ammalato

 

 

COSIMO FANZAGO

1630-1650

Museo S. Martino proveniente dalla chiesa di sant'Agostino degli Scalzi a Napoli

 

Agostino alla fine della sua vita guarisce un ammalato

 

 

 

La scena ha un ampio respiro strutturale con una folla di monaci e di persone che si accalcano intorno ad Agostino che è seduto nel proprio letto. Davanti a lui è stato trasportato un malato su una lettiga: l'intervento di Agostino lo ha guarito ed ora congiunge le mani in ringraziamento. Tutt'intorno i presenti con i gesti e con l'espressione del viso manifestano la loro ammirazione per l'accaduto. Lo scultore ha saputo realizzare un insieme veramente movimentato e ben strutturato.

 

Intanto venne da lui un ammalato a domandargli con insistenza che lo guarisse ed egli rispose:

- Figlio mio, credi tu che se io ne avessi avuto il potere non ne avrei usato prima per me? Ma l'ammalato insisteva dicendo che in una visione gli era stato dato questo comando. Vedendo la sua fede, il santo gli impose le mani e lo guarì.

JACOPO DA VARAGINE, Legenda Aurea

 

 

29. 5. Parimenti, mentre era malato e stava a letto, venne da lui un tale con un suo parente malato e lo pregò di imporre a quello la mano perché potesse guarire. Agostino gli rispose che, se avesse avuto qualche potere per tali cose, in primo luogo ne avrebbe fatto uso per sé. Ma quello replicò che in sonno aveva avuto un'apparizione e gli era stato detto: « Va' dal vescovo Agostino perché imponga a costui la sua mano, e sarà salvo ». Appreso ciò egli non indugiò a fare quel che si chiedeva, e il Signore subito fece andar via guarito quel malato dal suo letto.

POSSIDIO, Gesta Augustini 29, 5