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CICLo AGOSTINIANo di Cosimo Fanzago aL MUSEO si San Martino a NAPOLI

I pellegrini affluiscono alla sua tomba a Pavia

I pellegrini affluiscono alla sua tomba a Pavia

 

 

COSIMO FANZAGO

1630-1650

Museo S. Martino proveniente dalla chiesa di sant'Agostino degli Scalzi a Napoli

 

I pellegrini affluiscono alla sua tomba a Pavia

 

 

 

L'intagliatore ha dato prova delle sue grandi qualità artistiche producendo una monumentale scala in cima alla quale ha posto la statua di Agostino. Si tratta di un'opera finemente cesellata. Allo stesso tempo ha messo ben in evidenza anche la cripta della chiesa di san Pietro in Ciel d'Oro e la fontana. Dopo la traslazione delle sue reliquie a Pavia, la sua tomba fu meta per tutto il medioevo di pellegrini che lo venivano ad onorare, chiedendo grazie.

 

Secondo una antica narrazione, nei pressi di Cava, oggi Cava Manara, presso Pavia, Agostino, uscendo da quella chiesa e incontratosi con un gruppo di pellegrini diretti a Roma, ha suggerito loro di recarsi nella basilica in Ciel d'Oro, dove avrebbero trovato guarigione alle loro infermità.

 

Verso il 912, alcuni uomini gravemente ammalati andavano a Roma dalla Germania e dalla Gallia, - erano più di quaranta, - per visitare le tombe Apostoli.

Alcuni si trascinavano su grucce, altri, completamente paralitici, si facevano portare, altri erano ciechi e camminavano portando i loro compagni servivano di guida. Passate le montagne giunsero ad un paese chiamato Cava, a tre miglia Pavia, ed allora apparve loro S. Agostino vestito di abiti pontificali, che usciva da una chiesa costruita in onore dei Santi Cosma e Damiano.

Il santo li salutò e domandò loro dove andassero, e quando ebbero risposto che andavano a Roma disse loro:

- Andate a Pavia e domandate dove è la chiesa di S. Pietro; e là otterrete la grazia che chiedete. Gli domandarono essi il suo nome ed egli rispose: Ed immediatamente disparve.

JACOPO DA VARAGINE, Legenda Aurea