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Percorso : HOME > Iconografia > Cicli > Settecento > Bento Coelho da SilveiraCICLo AGOSTINIANo di Alhandra
Battesimo di sant'Agostino di Bento Coelho da Silveira
BENTO COELHO DA SILVEIRA
1706
Chiesa di S. João Baptista a Alhandra
Battesimo di Agostino
La tela nota come Batismo de Santo Agostinho è opera del frate domenicano Bento Coelho da Silveira che lo realizzò nella fase conclusiva della sua attività nel 1706. E' un dipinto a olio su tela di discrete dimensioni, 200 cm x 222 cm che si trova conservato a Alhandra, nella chiesa di S. João Baptista. Il dipinto in origine si trovava nel Convento delle monache di sant'Agostino, a Grilo, presso la capitale Lisbona.
Bento Coelho si applicò in molti generi pittorici e le sue tele spaziano dall'anatomia alle armi, ai costumi, agli interni d'abitazione, alle nature morte, nudi, paesaggi e soprattutto argomenti di natura religiosa. Le sue opere d'arte censite e attribuite con certezza sono 24 circa.
Bento Coelho da Silveira è stato un artista che ha dominato la pittura del Portogallo per tutta la seconda metà del XVII secolo.
La sua produzione è stata molto apprezzata e richiesta in tutto il Paese e nelle colonie portoghesi.
La forte richiesta ha determinato una duplicazione delle sue composizioni che tuttavia sono state spesso realizzate a partire da modelli di bassa qualità come le incisioni. Ne è risultata una produzione di qualità disuguale.
Nel 1648 è entrato nel monastero domenicano di Irmandade de S. Lucas, dove rimase fino alla sua morte. Nonostante questa vita appartata lo tenesse lontano dai clamori del mondo, egli ha goduto di grande fama durante la sua vita e nel 1678 fu nominato pittore di corte dal re Pietro II. I suoi dipinti sono conservati in diversi edifici religiosi come il Convento di Madre de Deus a Lisbona, la chiesa di S. Miguel de Alfama e varie chiese parrocchiali. Come pittore si distingue per la vivacità dei colori che si contrappone alla tenebrosità dello stile che invece era di moda nella pittura spagnola contemporanea. Ha usato gradevoli effetti di impasto fresco e luminoso, che a volte superano il disegno piuttosto debole.
Tra le sue opere di maggiore pregio ricordiamo una Annunciazione opera su tela del 1655 (123 x 98 cm attualmente al Museo di S. Rocco a Lisbona), una Trasfigurazione datata 1670-75 (tela a olio 131 x 101 cm al Museo di Arte Sacra di Arouca), il Miracolo Eucaristico di S. Antonio che risale al periodo 1670-80 (acrilico su tela 185 x 120 cm nella Chiesa Salvaterra de Magos in Portogallo) e il Ritorno del Resto d'Israele dall'Egitto del 1695 (olio su tela 115 x 219 cm presso la Nuova Università di Lisbona in Portogallo).
Giunto il momento in cui dovevo dare il mio nome per il battesimo, lasciammo la campagna e facemmo ritorno a Milano. Alipio volle rinascere anch'egli in te con me. Era già rivestito dell'umiltà conveniente ai tuoi sacramenti e dominava così saldamente il proprio corpo, da calpestare il suolo italico ghiacciato a piedi nudi, il che richiede un coraggio non comune. Prendemmo con noi anche il giovane Adeodato, nato dalla mia carne e frutto del mio peccato. Tu l'avevi ben fatto. Era appena quindicenne e superava per intelligenza molti importanti e dotti personaggi.
AGOSTINO, Confessioni 9, 6, 14