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Percorso : HOME > Iconografia > Cicli > Trecento > FabrianoCICLo AGOSTINIANo di Allegretto Nuzi a Fabriano
Agostino defunto porta con sč l'anima di Ugo de Fontenay
ALLEGRETTO NUZI
1350
Chiesa di sant'Agostino a Fabriano
Agostino defunto porta con sč l'anima di Ugo de Fontenay
L'affresco č in uno stato malconcio, tuttavia č forse il meglio riuscito del ciclo. Un monaco morto č steso sul letto avvolto nel suo saio con le mani incrociate. Attorno altri monaci con le mani giunte volgono lo sguardo al cielo dove Agostino sta per portare con sč l'anima del defunto sotto forma di bambino.
L'episodio si riferisce a un passo della Legenda Aurea che narra le vicissitudini di Ugo monaco del monastero di Fontenay in Cote d'Or, devotissimo di Agostino. Ammalatosi, vide Agostino accogliere le sue richieste e guarė dalla sua febbre. Un episodio simile č narrato anche da Harvengt.
Nel convento di Fontenay c'era un monaco molto devoto di S. Agostino, che ne studiava gli scritti e lo supplicava di ottenergli la grazia di morire il giorno della sua festa. Quindici giorni avanti la festa di S. Agostino fu colpito da violenta e fu trovato in terra quasi morto. Ma ecco che si vedono entrare nella chiesa molti uomini di aspetto bellissimo, vestiti di bianco, seguiti da un vegliardo vestito di abiti pontificali. Il monaco che li vide entrare fu colpito da stupore e domandō chi fossero e dove andassero, ed uno di essi rispose che era S. Agostino che coi suoi canonici veniva a visitare sul letto di morte il monaco che era stato tanto devoto di lui, per portarne l'anima nel regno dei cieli.
Questo venerando corteo si recō all'infermeria e ci rimase qualche tempo, quindi l'anima del monaco fu liberata dai lacci della carne e introdotta nel paradiso dal suo protettore.
JACOPO DA VARAGINE, Legenda Aurea, sesto miracolo
PHILIPPE DE HARVENGT, Vita Augustini