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Percorso : HOME > Iconografia > Cicli > Trecento > FabrianoCICLo AGOSTINIANo di Allegretto Nuzi a Fabriano
Agostino guarisce un bambino defunto
ALLEGRETTO NUZI
1350
Chiesa di sant'Agostino a Fabriano
Agostino guarisce un bambino defunto
Questa scena è appena visibile. Si distingue la testa con la mitra di Agostino. Una donna è seduta a destra e tiene un bambino seduto sulle ginocchia, mentre altri numerosi personaggi si affacciano alla scena.
L'origine di questo affresco è senza dubbio dalla Legenda Aurea, dove si può leggere: Quidem puer cum vitio lapidis premeretur et de consilio medicorum incidi deberet, mater pueri mortis sibi timens periculum beatum Augustinum devote in sui filii subsidium invocavit statimque fusa oratione puer lapidem cum urina emisit et plenam sanitatem recepit.
Un ragazzo aveva il mal di pietra; la madre, si raccomandò a S. Agostino, e terminata la preghiera, il ragazzo emise la pietra e fu completamente guarito.
JACOPO DA VARGINE, Legenda Aurea
Chi è? Un bambino. A chi lo presenti? A Cristo. Sicuramente a colui che è venuto nel mondo? E' così, dice. Perché è venuto nel mondo? Per salvare i peccatori. Allora chi presenti ha di che essere risanato? Se dirai: Lo ha, con la tua confessione lo fai scomparire; se dirai: Non ha nulla, con il tuo diniego lo mantieni.
AGOSTINO, Discorso 176, Dalle tre letture dell'Apostolo (1 Tim 1, 15-16): " è parola sicura e degna di essere da tutti accolta ", ecc. dal Salmo (94, 2. 2): " Venite, adoriamo e prostriamoci davanti a Lui ", ecc. Dal Vangelo di Luca (17, 12-19), dove si tratta dei dieci lebbrosi mondati dal Signore. Contro i Pelagiani