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Percorso : HOME > Iconografia > Cicli > Trecento > LlucaCICLo AGOSTINIANo del MAESTRO DI LLUCA a LLUCA
Agostino appare a Cava Manara a dei pellegrini
MAESTRO DI LLUCA
1349-1370
Priorato agostiniano di Lluçà
Agostino appare a Cava Manara a dei pellegrini
La scena è largamente incompleta e si trova sulla sinistra di una bella Crocifissione. Si riesce a malapena a intravedere una figura con la testa fasciata e un'altra che avanzano vestiti miseramente e con andatura difficoltosa aiutandosi con un bastone.
Il corteo di poveri viandanti sicuramente proseguiva verso sinistra con altri personaggi. Tenuto conto dei personaggi la scena descriverebbe uno dei diversi miracoli che gli furono attribuiti dopo la morte la cui conoscenza si diffuse rapidamente grazie al libro La Legenda Aurea di Jacopo da Varagine.
Secondo questa antica narrazione di fine Duecento, nei pressi di Cava, oggi Cava Manara, presso Pavia, Agostino, uscendo da quella chiesa e incontratosi con un gruppo di pellegrini diretti a Roma, ha suggerito loro di recarsi nella basilica in Ciel d'Oro, dove avrebbero trovato guarigione alle loro infermità.
Verso il 912, alcuni uomini gravemente ammalati andavano a Roma dalla Germania e dalla Gallia, - erano più di quaranta, - per visitare le tombe Apostoli.
Alcuni si trascinavano su grucce, altri, completamente paralitici, si facevano portare, altri erano ciechi e camminavano portando i loro compagni servivano di guida. Passate le montagne giunsero ad un paese chiamato Cava, a tre miglia Pavia, ed allora apparve loro S. Agostino vestito di abiti pontificali, che usciva da una chiesa costruita in onore dei Santi Cosma e Damiano.
Il santo li salutò e domandò loro dove andassero, e quando ebbero risposto che andavano a Roma disse loro:
- Andate a Pavia e domandate dove è la chiesa di S. Pietro; e là otterrete la grazia che chiedete. Gli domandarono essi il suo nome ed egli rispose:
- Io sono S. Agostino, vescovo di Ippona.
Ed immediatamente disparve. Essi, giunti a Pavia, andarono nella chiesa di S. Pietro e quando seppero che là era il corpo di S. Agostino, gridarono: - Sant'Agostino, aiutateci!
I cittadini ed i religiosi accorsero, attratti dalla novità della cosa, ed ecco che per la tensione dei nervi, incomincia a colar del sangue che forma un rivo dalla porta della chiesa al sepolcro del santo, ed i malati che si avvicinarono al sepolcro furono guariti, né rimase in essi traccia d'infermità, di modo che la fama del santo si sparse sempre più ed una folla di ammalati incominciò ad affluire alla chiesa, e chiunque veniva era guarito e lasciava doni in ringraziamento. La quantità di questi voti fu tale che tutta la cappella di S. Agostino ne fu piena ed allora furono messi nel vestibolo, ma presto anche lì furono tanti che rendevano difficoltoso il passaggio, ed i religiosi furono costretti a farli portare altrove.
JACOPO DA VARAGINE, Legenda Aurea