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Percorso : HOME > Iconografia > Cicli > Trecento > LlucaCICLo AGOSTINIANo del MAESTRO DI LLUCA a LLUCA
Priorato agostiniano di Lluçà
MAESTRO DI LLUCA
1349-1370
Priorato agostiniano di Lluçà
Vita di sant'Agostino
Gli affreschi
Una delle più grandi attrazioni della chiesa di S. Maria a Lluçà, sono i famosi affreschi che si sono conservati in una sala del monastero. In effetti si tratta di uno dei migliori esempi di pittura catalana che segna il punto di passaggio dalla pittura romanica a quella gotica. Sarebbero stati eseguiti nel corso del XIV secolo in un periodo di crisi artistica per il paese e di scarsa produzione pittorica. Le pitture decoravano la parte inferiore del coro della chiesa. In epoca più tarda, probabilmente in relazione alle ristrutturazioni del XVII secolo, vennero ricoperti e si procedette a una ridipintura in armonia con il resto della chiesa. E' probabile che in quella occasione siano stati compromessi vari elementi pittorici e in special modo la fascia inferiore che cadeva sotto il coro, già di per sé deteriorata per l'umidità del suolo. Le antiche pitture furono riscoperte nel 1954, tuttavia il restauro durò fino al 1961.
Affreschi di del ciclo agostiniano di S. Maria di Lluçà
Gli affreschi furono esposti a Barcellona e a Madrid ricevendo molti apprezzamenti. Principalmente sono composti da frammenti di muro di superficie disuguale, che attirano l'attenzione non solo per il colore, ma pure per lo stato di conservazione e la snellezza della composizione. Il suo autore le concepì come una unica composizione con il Cristo al centro della volta e altre scene che si sviluppano sulle costolature. La prima presenta una serie di scene che illustrano la vita di Cristo a partire dall'episodio dell'Annunciazione fino alla discesa dello Spirito Santo. Sulla seconda invece viene narrata la vita di sant'Agostino, di cui si è conservato un piccolo frammento.
Il Cristo è stato raffigurato seduto mentre con una mano regge la sfera del mondo e con l'altra benedice. Lo contornano degli angeli, i quattro evangelisti con i loro simboli, di cui si sono conservati l'aquila di san Giovanni e l'angelo di san Luca.
A la destra del Cristo c'era un retablo che riproduceva scene della sua vita. Partendo dall'alto si trovava: la Visitazione, la nascita, l'Adorazione del re, la fuga in Egitto, il bacio di Giuda, la Flagellazione, la Via crucis, la resurrezione, l'Ascensione e la discesa dello Spirito Santo. Alla fine delle pitture di Cristo, narrata in due fasce, inizia una rappresentazione dell'albero del Paradiso e di un battesimo operato da un vescovo, scena centrale con Sant'Agostino come dottore, e, associata, la fondazione di un monastero dove sono raffigurati alcuni canonici che ascoltano il Santo, la vestizione di un novizio e uno spaccapietre che con alcuni maestri d'opera costruiscono la chiesa. Nel registro inferiore si trova una sola scena con la Passione di Cristo. Il Cristo centrale misura 1,80 x 1,95 m. mentre la tavola della vita di Cristo è grande 2,30 x 4,30 m.
Il dipinto relativo a Sant'Agostino misura invece 2,22 x 2,77 m. Esistono altri quattro frammenti che però sono molto piccoli. I primi due ornavano la parte anteriore del semicerchio del coro e mantenevano la sua forma. Per quanto frammentari, si può però riconoscere la figura di San Jordi, mentre l'altra pittura propone un personaggio quasi nudo. Le due ultime scene che si distendono fra le parti laterali sotto il coro raffigurano un angelo e un giovane in preghiera, dietro una donna inginocchiata con le mani giunte.
A Lluçà si può trovare anche dell'altro di grande importanza e cioè l'antico rivestimento dell'altare. Si tratta di uno dei pezzi più pregiati del Museo Episcopale di Vic. E' composto da tre tavole dipinte che servivano per ricoprire il davanti e i lati dell'altare romanico. La tavola centrale è utilizzata come una porta: i dipinti propongono la Vergine con un bambino sulle ginocchia e un pomo nella mano destra. Le quattro scene dei compartimenti laterali della tavola davanti propongono gli episodi dell'Annunciazione, dell'Epifania, della Fuga in Egitto. C'è una predominanza dei colori nei rivestimenti laterali dell'altare. Uno di essi raffigura l'Incoronazione della Vergine, seduta a fianco del trono di Cristo, che si inclina verso di lei e le posa la corona in testa. All'altro lato si vedono la Vergine e San Giovanni seduti presso il trono avvolti dai doni dello Spirito Santo. L'autore di quest'opera è conosciuto come Maestro di Lluçà, che dipinse anche gli affreschi di Sant Pau de Casserres e di Puigreig. L'opera può essere datata attorno al 1250.