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PITTORI: Sano di Pietro

Sant'Agostino vescovo

Sant'Agostino vescovo

 

 

SANO DI PIETRO

1440-1480

Siena, Pinacoteca Nazionale

 

Sant'Agostino vescovo

 

 

 

La tavola che raffigura sant'Agostino costituisce un elemento d'insieme. Dipinto con la tecnica della tavola, il quadro misura cm 33 in altezza e 36 in larghezza. Autore della tavola, secondo l'attribuzione bibliografica è Sano di Pietro che lo dipinse fra il 1440 e il 1480. La tavola è conservata attualmente a Siena dove è esposto nella Pinacoteca Nazionale.

Il primo a parlare di Agostino come Dottore della Chiesa fu Beda il Venerabile che lo elencò assieme ai santi Gerolamo, Ambrogio e Gregorio papa in un suo scritto dell'VIII secolo. Questo elenco fu approvato il 24 settembre 1294 con lettera di conferma liturgica di papa Bonifacio VIII stilata ad Anagni.

Nella raffigurazione di Sano di Pietro Agostino è presentato come vescovo, con la mitra in testa, con un libro chiuso fra le mani e una penna nella mano destra. Sono questi i simboli che lo identificano come difensore della fede cattolica, grande teologo, polemista, educatore dalla produzione vastissima che diede nuovo vigore alla dottrina cristiana. Sotto il piviale Agostino mostra la presenza della tonaca nera dei monaci agostiniani. Anche questo particolare vuol dimostrare agli occhi dei fedeli che l'Ordine agostiniano deriva direttamente dal santo vescovo di Ippona.

 

Sano di Pietro

La sua prima opera datata risale al 1444 e si tratta del grande polittico con la «Madonna col Bambino», oggi conservato nella Pinacoteca Nazionale di Siena, e proveniente dalla Chiesa del Convento dei Gesuati di S. Girolamo nella stessa città. Provenienti dallo stesso polittico per i Gesuati sono alcune tavole con «Storie di S. Girolamo» oggi al Louvre di Parigi. Nel 1445-46 Sano portò a termine l'affresco con l'«Incoronazione della Vergine», iniziato da Domenico di Bartolo, nella Sala di Biccherna del Palazzo Pubblico di Siena. Del 1449 è la tavola con «Un miracolo di S. Biagio» nella Pinacoteca Nazionale di Siena, parte di un polittico eseguito per la Chiesa di S. Biagio a Scrofiano. Di poco posteriore al 1455 è la pregevole tavola con la «Madonna che raccomanda Siena al Papa Callisto III», proveniente dal Palazzo Pubblico e attualmente conservata nella Pinacoteca Nazionale di Siena. Nella medesima Pinacoteca si trovano anche molte altre validissime opere di Sano, tra cui alcuni polittici raffiguranti la «Madonna in Trono col Bambino e Santi». Eseguì numerosi lavori anche nel contado, tra i quali va ricordato un trittico nella Collegiata di S. Quirico d'Orcia. Durante il pontificato di Pio II, fu attivo nella Cattedrale di Pienza, dove lavorò insieme a tutti gli altri artisti senesi. Nei 1471 Sano eseguì poi, per la Badia a Isola, presso Monteriggioni, uno dei suoi più prestigiosi polittici. Non bisogna dimenticare la sua preziosa attività come miniatore. Egli dipinse molti codici e copertine di libri, conservati nei Museo di Pienza, nell'Archivio di Stato di Siena, dove celebri sono alcune sue tavolette di Biccherna, e altrove. La sua massima attività come miniatore si realizzò verso il 1471, allorché partecipò alla realizzazione degli splendidi corali della Libreria Piccolomini nel Duomo di Siena. Nell'ultimo periodo dell'attività pittorica di Sano, è ancora da segnalare il polittico dell'«Assunzione», del 1479, realizzato per la Chiesa di S. Petronilla a Siena, e oggi conservato nella Pinacoteca Nazionale.