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Natività tra i Santi Agostino ed Antonio Abate
BARTOLO DI FREDI
1330-1410
Torrita di Siena, chiesa delle Sante Flora e Lucilla
Natività tra i Santi Agostino ed Antonio Abate
Questa tavola che rappresenta una Natività tra i Santi Agostino ed Antonio Abate è attribuita a Bartolo di Fredi e si trova nella chiesa delle Santissime Flora e Lucilla che si trova nella piazza principale del paese di Torrita di Siena.
Il Polittico l'Adorazione dei pastori con i santi Agostino e Antonio Abate fu realizzato per l'Oratorio del Parto ed è interessante per la presenza di una coppia di santi molto venerati nell'Ordine agostiniano tant'è che entrambi sono stati raffigurati con il saio nero e la cintura. Come molte altre chiese del territorio, anche la chiesa delle santissime Flora e Lucilla è una specie di museo d'arte sacra di "scuola senese" con opere che vanno dalla scuola di Donatello, al Sodoma fino a Bartolo di Fredi.
In qualche rappresentazione iconografica Agostino appare inginocchiato dinanzi alla Vergine e al Bambino presso la grotta, oppure in compagnia della Sacra famiglia di Gesù. Si tratta di tavole pietistiche dettate da devozioni abbastanza diffuse che legano la figura del santo a quella importantissime della Vergine e del Bambino.
Con l'espressione Sacra Famiglia, nella dottrina cristiana, si intende la famiglia di Gesù, composta da Gesù stesso, da Maria e da Giuseppe. Oggi si preferisce sostituire l'espressione Sacra Famiglia con l'espressione Famiglia di Nazareth, essendo la Sacra Famiglia originaria di Nazaret.
Il tema dell'Incarnazione non può essere separato da un'ulteriore espressione, propria del vocabolario agostiniano: umiltà. E' il segno che contraddistingue Cristo sin dal suo apparire nella grotta di Betlemme. Di fronte ad un Dio che si rivela nel segno dell'umiltà, l'uomo non può che spogliarsi di ogni segno di grandezza e di superbia. Agostino stesso lo ricorda nelle Confessioni, riportando la propria esperienza.
Nella scena immaginata da Bartolo di Fredi Agostino partecipa in modo aulico: se ne sta in piedi dirimpetto alla capanna dove i pastori adorano il Bambino Gesù appena nato. E' vestito da vescovo, ma sotto il piviale si nota benissimo la cocolla nera dei monaci agostiniani. Il santo alza la mano sinistra in atto benedicente.
Bartolo di Fredi
Bartolo di Fredi fu un pittore italiano attivo nella seconda metà del secolo XIV (Siena 1330 ca.- San Gimignano 1410), uno dei più operosi del tempo. Ma le sue numerose opere svelano l'intrinseca debolezza del suo linguaggio artistico, ridotto a una sigla eclettica, derivata da Simone Martini, dai Lorenzetti e da Niccolò Tegliacci, di cui forse fu scolaro. Il primo documento che lo ricorda è del 1353, associato con Andrea Vanni.