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La chiesa de La Merced a Cuzco
ANTONIO VILCA
1748-1764
Cuzco, chiesa de la Merced
Episodi della Vita di sant'Agostino
La serie di dipinti di Antonio Vilca che illustrano alcuni episodi della vita di Agostino sono conservati negli spazi del convento de La Merced adibiti a esposizione museale. Nato a Cuzco in Perù, Vilca fu attivo nella sua città natale tra il 1778 e il 1803. Figura tra i più notevoli insegnanti della scuola di Cuzco all'epoca della fine del Vicereame. Da un punto di vista artistico, egli segue lo stile di Marcos Zapata, di cui ha ribadito i tipi umani idealizzati, insieme ad una predilezione per le vivide tonalità del rosso e del blu.
La chiesa della Merced, nota anche come Basilica minore della Merced, appartiene all'Ordine della Merced o Mercedari e costituisce una struttura unica sia con il convento quanto con i locali del Collegio la Merced.
I Mercedari furono fondati nel 1218 a Barcellona da San Pedro Nolasco (c. 1180-1245). Secondo la testimonianza di Fra Victor M. Barriga, i religiosi mercedari furono i primi ad arrivare in Perù, probabilmente nel 1533. Gli aderenti all'ordine della Misericordia (in latino: Ordo Beatæ Mariæ Virginis de Redemptione Captivorum) si impegnano con un quarto voto, aggiunto ai tradizionali voti di povertà, obbedienza e castità degli altri ordini, a liberare gli altri più deboli nella fede, anche se la loro vita fosse in pericolo per causa sua o per sua colpa, qui officia deserunt mollit anim id est laborum.
Secondo le cronache, i Mercedari entrarono a Cusco nel 1535 e su suggerimento di Fray Sebastián de Castañeda y Trujillo tra il 1535 e il 1536 vi fondarono la chiesa e il convento della Merced. Poi Pizarro verso il 1538 diede loro il terreno vicino alla casa Cusipata, dove costruirono i primi edifici nel centro della città. Nel 1548 furono ampliati i locali della chiesa della Merced. Durante il terremoto del 1650, la chiesa della Merced subì danni che distrussero gran parte della sua struttura, la cui ricostruzione fu avviata immediatamente con la partecipazione di lavoratori indigeni, tanto che nel 1671 tutte le riparazioni erano completate.
L'attuale chiesa e convento devono essere stati costruiti tra il 1651 e il 1670 mentre la torre fu edificata tra il 1692 e il 1696, così come il secondo chiostro del convento. Questo tempio e convento furono la casa madre di tutto l'ordine mercedario fino all'anno 1700.
La chiesa, terza chiesa coloniale per importanza di Cuzco, ha una pianta basilicale a tre navate coperte da volte in mattoni e cupola sul transetto, con altari barocchi nelle navate laterali e in stile neoclassico sull'altare maggiore. Al suo interno all'estremità del chiostro si trovano le tombe di due dei più famosi conquistadores: Diego de Almagro e Gonzalo Pizarro fratello di Francisco. Dal 1972 l'edificio fa parte della Zona Monumentale di Cusco, dichiarata Monumento Storico del Perù.
A sinistra della chiesa, sul retro di un piccolo cortile, si trova l'ingresso al monastero e al museo. Sulle pareti del bel chiostro coloniale si possono ammirare dipinti che illustrano la vita di san Pedro Nolasco, fondatore dell'ordine de La Merced. All'estremità del chiostro vi è un piccolo museo religioso, dove sono custoditi paramenti sacri che si dice siano appartenuti al frate-conquistatore Vicente de Valverde. Il reperto più famoso del museo è un inestimabile ostensorio d'oro massiccio, alto 1,2 m e incrostato di rubini, smeraldi e non meno di 1500 diamanti e 600 perle.
In ogni spazio in cui si entra all'interno del Convento della Merced, si possono apprezzare quadri e dipinti, oltre ad alcune sculture.
Fra questi si ritrovano i quadri relativi alla vita di Agostino che furono dipinti nel Seicento da un ignoto pittore, che utilizzò le immagini di stampe provenienti dall'Europa.
Vilca Antonio
Nato a Cuzco in Perù, questo pittore fu attivo nella sua città natale tra il 1778 e il 1803. Figura tra i più notevoli insegnanti della scuola di Cuzco all'epoca della fine del Vicereame. Da un punto di vista artistico, egli segue lo stile di Marcos Zapata, di cui ha ribadito i tipi umani idealizzati, insieme ad una predilezione per le vivide tonalità del rosso e del blu. I suoi soggetti, come Zapata, prediligono l'iconografia mariana tuttavia usano modelli più avanzati. Per questo motivo Vilca può essere considerato uno degli artefici della introduzione della decorazione tedesca settecentesca e della decorazione rococò nell'arte del sud andino. È autore di alcune opere nelle chiese di Zurite e Pujiura, i cui soggetti si sono ispirati alle stampe dei fratelli Klauber. Fra le sue opere di maggior pregio ricordiamo la Virgen de la Candelaria nella chiesa di Pujiura a Cuzco (1778), la Serie delle litanie Lauretane sempre nella chiesa di Pujiura(1778) e la Serie delle Litanie Lauretane nella chiesa di Zurite a Cuzco (1803).