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Percorso : HOME > Iconografia > Cicli > Settecento > Antonio VilcaPITTORI: Antonio Vilca

Agostino riceve la tonaca da monaco
ANTONIO VILCA
1748-1764
Cuzco, chiesa de la Merced
Agostino riceve la tonaca da monaco
In questo quadro Vilca affronta il tema leggendario della vestizione di Agostino. Già dal Trecento prende corpo l'idea che Agostino abbia indossato la tonaca monacale subito dopo il battesimo. In questa occasione vediamo un vescovo che offre ad Agostino una tunica nera, mentre un altro monaco, già vestito di nero, offre una cintura simbolo della fedeltà dell'Ordine agostiniano. Alle spalle del vescovo troviamo un prelato che regge il bastone pastorale, mentre poco discosti assistono alla scena una donna e un bambino, che possiamo riconoscere il Monica ed Adeodato.
L'avvenimento si svolge all'interno di un sacro edificio, sotto il padiglione che accoglie il vescovo. Da una finestra laterale destra assistono alla vestizione altri due monaci, una donna e un uomo, probabilmente a ricordare che l'ordine agostiniano ha sviluppato sia il ramo maschile che femminile.
2. 1. Subito nel più intimo del cuore abbandonò ogni speranza che aveva riposto nel mondo, senza più ricercare moglie né figli della carne né ricchezza, né onori mondani, ma deliberò di servire Dio insieme con i suoi, studiandosi di essere di quel gregge, cui il Signore si rivolge con queste parole: Non temete, piccolo gregge, perché il Padre vostro ha voluto dare a voi il regno. Vendete ciò che possedete e fate elemosina: fatevi borse che non invecchiano, un tesoro che non viene meno nei cieli, ecc. (Lc. 12, 32 s.).
2. 2. Quel santo uomo desiderava fare anche quanto dice ancora il Signore: Se vuoi essere perfetto, vendi tutto ciò che hai e dallo ai poveri e avrai un tesoro nei cieli, e vieni, seguimi (Mt. 19, 21). Desiderava edificare sul fondamento della fede: non legna fieno e paglia, ma oro argento e pietre preziose (1 Cor. 3, 12).
POSSIDIO, Vita Augustini, 2, 1
PSEUDO AGOSTINO, Ad fratres in heremo, Sermo XXVII
PSEUDO AMBROGIO, Sermo de baptismo et conversione s. Augustini, 1623
Vilca Antonio
Nato a Cuzco in Perù, questo pittore fu attivo nella sua città natale tra il 1778 e il 1803. Figura tra i più notevoli insegnanti della scuola di Cuzco all'epoca della fine del Vicereame. Da un punto di vista artistico, egli segue lo stile di Marcos Zapata, di cui ha ribadito i tipi umani idealizzati, insieme ad una predilezione per le vivide tonalità del rosso e del blu. I suoi soggetti, come Zapata, prediligono l'iconografia mariana tuttavia usano modelli più avanzati. Per questo motivo Vilca può essere considerato uno degli artefici della introduzione della decorazione tedesca settecentesca e della decorazione rococò nell'arte del sud andino. È autore di alcune opere nelle chiese di Zurite e Pujiura, i cui soggetti si sono ispirati alle stampe dei fratelli Klauber. Fra le sue opere di maggior pregio ricordiamo la Virgen de la Candelaria nella chiesa di Pujiura a Cuzco (1778), la Serie delle litanie Lauretane sempre nella chiesa di Pujiura(1778) e la Serie delle Litanie Lauretane nella chiesa di Zurite a Cuzco (1803).