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Agostino crea una biblioteca contro gli eretici
ANTONIO VILCA
1748-1764
Cuzco, chiesa de la Merced
Agostino crea una biblioteca contro gli eretici
Nel quadro di Vilca Agostino è al centro della composizione seduto davanti ad una scrivania dove è deposto un grande libro su cui sta scrivendo con una penna. Il santo indossa la tunica nera dei monaci che seguo la sua regola sotto una tunica bianca. Sul tavolo di lavoro ha deposta la mitra e un calamaio. Alle sue spalle si sviluppa una straordinaria biblioteca dove sono raccolti molteplici libri, che costituiscono il frutto del suo impegno e del suo lavoro per confutare le varie eresie. A destra, ai piedi del santo sono accovacciate tre persone, tre eretici che sono stati confutati e vinti dalle argomentazioni di Agostino.
Il santo, dal volto ancora giovanile e con una folta barba, ha il capo illuminato da un fascio di luce che proviene dall'alto direttamente da una nuvola dove è assiso Dio, che gli dona il suo aiuto e l'illuminazione necessaria a scrivere le verità di fede.
Agostino fu un convinto assertore della necessità per ogni cristiano di essere informato e conoscere la Parola di Dio. Per questo, nella sua stessa regola, aveva ordinato ai suoi monaci di prestare grande cura alla conservazione dei libri e dei testi sacri, dei volumi di esegesi, ai trattati, alle lettere, a ogni scritto che potesse educare i fedeli. Lo stesso Possidio ricorda la cura con cui costituì una biblioteca nei suoi monasteri in Africa.
31. 6. Non fece testamento, perché povero di Dio non aveva motivo di farlo. Raccomandava sempre di conservare diligentemente per i posteri la biblioteca della chiesa con tutti i codici. Quel che la chiesa aveva di suppellettili e ornamenti, affidò al prete che alle sue dipendenze curava l'amministrazione della casa annessa alla chiesa.
POSSIDIO, Retractationes, 31, 6
Vilca Antonio
Nato a Cuzco in Perù, questo pittore fu attivo nella sua città natale tra il 1778 e il 1803. Figura tra i più notevoli insegnanti della scuola di Cuzco all'epoca della fine del Vicereame. Da un punto di vista artistico, egli segue lo stile di Marcos Zapata, di cui ha ribadito i tipi umani idealizzati, insieme ad una predilezione per le vivide tonalità del rosso e del blu. I suoi soggetti, come Zapata, prediligono l'iconografia mariana tuttavia usano modelli più avanzati. Per questo motivo Vilca può essere considerato uno degli artefici della introduzione della decorazione tedesca settecentesca e della decorazione rococò nell'arte del sud andino. È autore di alcune opere nelle chiese di Zurite e Pujiura, i cui soggetti si sono ispirati alle stampe dei fratelli Klauber. Fra le sue opere di maggior pregio ricordiamo la Virgen de la Candelaria nella chiesa di Pujiura a Cuzco (1778), la Serie delle litanie Lauretane sempre nella chiesa di Pujiura(1778) e la Serie delle Litanie Lauretane nella chiesa di Zurite a Cuzco (1803).