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CICLo AGOSTINIANo di kartarius a Parigi

Agostino insegna retorica e si imbarca per Roma, nella Tavola di Jan van Scorel nella chiesa di Santo Stefano a Gerusalemme

Agostino insegna retorica e si imbarca per Roma

 

 

JAN VAN SCOREL

1520

Chiesa di Santo Stefano a Gerusalemme

 

Agostino insegna retorica e si imbarca per Roma

 

 

 

Agostino è ora figurato nelle vesti di insegnante ed è anche vestito come un insegnante. Se ne sta seduto su una cattedra monumentale addossata al muro e tiene in mano il bastoncino del maestro. Sul fondo della camera, che ha due ampie finestra, sono disposti otto allievi che seguono la lezione leggendo un libro. In contrasto a questa scena che si svolge tutta all'interno, l'episodio di destra concretizza un paesaggio drammatico: sotto un cielo nuvoloso, la nave di Agostino si sta allontanando dal porto, dove Monica la sta osservando in lacrime. La cappella a sinistra è dedicata a san Cipriano, come specificano le Confessioni.

 

Così insegnò prima grammatica nella sua città e poi retorica a Cartagine, capitale dell'Africa.

POSSIDIO, Gesta Augustini 1, 2

 

Dalla mia patria però fuggii ... così dal paese di Tagaste mi trasferii a Cartagine.

AGOSTINO, Confessioni 4, 7, 12

 

Fu dunque per la tua azione verso di me che mi lasciai indurre a raggiungere Roma e a insegnare piuttosto là ciò che insegnavo a Cartagine.

AGOSTINO, Confessioni 5, 8, 14

 

Trascorremmo questo periodo di nove anni, dal diciannovesimo al ventottesimo, cadendo e traendo in agguati, fra inganni subiti e attuati, in preda a diverse passioni, pubblicamente praticando l'insegnamento delle cosiddette discipline liberali, privatamente una religione spuria; superbi nel primo, superstizioni nella seconda. Attraverso l'insegnamento inseguivo una fama popolare vuota fino agli applausi teatrali, ai certami poetici, a gare per una corona di fieno, a spettacoli frivoli e passioni sregolate; attraverso la seconda cercavo la purificazione da queste macchie mediante le vivande che portavamo agli eletti e ai santoni, come li chiamavano, affinché nell'officina del loro ventricolo ne fabbricassero per noi gli angeli e gli dei nostri liberatori. Io seguivo queste pratiche, le compivo insieme ai miei amici, ingannandoli e ingannandomi con loro ... In quegli anni insegnavo retorica: vinto cioè dalla mia passione, vendevo chiacchiere atte a vincere cause.

AGOSTINO, Confessioni 4, 1, 1

 

Agostino insegnò la retorica per diversi anni a Cartagine, poi, all'insaputa della madre si recò a Roma dove aprì una scuola.

JACOPO DA VARAGINE, Legenda Aurea