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CICLo AGOSTINIANo di kartarius a Parigi

Vestizione di Agostino, nella Tavola di Jan van Scorel nella chiesa di Santo Stefano a Gerusalemme

Vestizione di Agostino

 

 

JAN VAN SCOREL

1520

Chiesa di Santo Stefano a Gerusalemme

 

Vestizione di Agostino

 

 

 

Come accade per i manoscritti in uso agli Eremitani, la scena della vestizione di Agostino assume un ruolo di considerevole importanza. Davanti alla porta di una chiesa, un vecchio eremita barbuto, indicato come Simplicio, offre ad Agostino un saio nero. Agostino è inginocchiato e dietro di lui è Monica. Gli altri fratelli sono in gruppo poco discosti e osservano la scena. Una piccola cappella si staglia in lontananza e più che un valore decorativo ha un significato simbolico poichè la si può osservare anche in altri pannelli.

 

2. 1. Subito nel più intimo del cuore abbandonò ogni speranza che aveva riposto nel mondo, senza più ricercare moglie né figli della carne né ricchezza, né onori mondani, ma deliberò di servire Dio insieme con i suoi, studiandosi di essere di quel gregge, cui il Signore si rivolge con queste parole: Non temete, piccolo gregge, perché il Padre vostro ha voluto dare a voi il regno. Vendete ciò che possedete e fate elemosina: fatevi borse che non invecchiano, un tesoro che non viene meno nei cieli, ecc. (Lc. 12, 32 s.).

2. 2. Quel santo uomo desiderava fare anche quanto dice ancora il Signore: Se vuoi essere perfetto, vendi tutto ciò che hai e dallo ai poveri e avrai un tesoro nei cieli, e vieni, seguimi (Mt. 19, 21). Desiderava edificare sul fondamento della fede: non legna fieno e paglia, ma oro argento e pietre preziose (1 Cor. 3, 12).

POSSIDIO, Vita Augustini, 2, 1

 

 

PSEUDO AGOSTINO, Ad fratres in heremo, Sermo XXVII

 

PSEUDO AMBROGIO, Sermo de baptismo et conversione s. Augustini, 1623