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CICLo AGOSTINIANo del Maestro di Uttenheim a Novacella

Agostino parte per Roma, nel pannello del Maestro di Uttenheim nel convento di Novacella

Agostino parte per Roma

 

 

MAESTRO DI UTTENHEIM

1460-1470

Chiesa e Convento di Novacella

 

Agostino parte per Roma

 

 

 

Non ci sono iscrizioni per descrivere la scena, che d'altra parte si spiega da sè: è la partenza di Agostino per Roma. Lo stile di Pacher è diventato più spoglio e ha assunto un'espressione quasi romantica. Scarse le indicazioni pittoriche relative alla barca: la scena è imperniata piuttosto sulle persone che partecipano all'episodio. Monica, sulla riva, asciuga le lacrime con un lembo del suo mantello. Nella sua mano destra tiene la mano di Agostino, i cui occhi cercano dolorosamente il suo sguardo. Il profilo di un compagno nascosto dietro di lui e i visi di due marinai in piena azione riflettono una analoga venatura di tristezza. La costa appare sul fondo sotto un cielo burrascoso solcato da nuvolaglie nere. Contrariamente all'iconografia tradizionale, che presenta questa la scena in tono narrativo, Pacher la adombra di una forte vena di drammaticità.

 

Ingannando la madre Monica parte di nascosto per Roma

Fu dunque per la tua azione verso di me che mi lasciai indurre a raggiungere Roma e a insegnare piuttosto là ciò che insegnavo a Cartagine. Non tralascerò di confessarti cosa m'indusse a tanto, perché anche in questa circostanza si deve riconoscere e proclamare l'occulta profondità e l'indefettibile presenza della tua misericordia verso di noi. A raggiungere Roma non fui spinto dalle promesse di più alti guadagni e di un più alto rango, fattemi dagli amici che mi sollecitavano a quel passo, sebbene anche questi miraggi attirassero allora il mio spirito. La ragione prima e quasi l'unica fu un'altra. Sentivo dire che laggiù i giovani studenti erano più quieti e placati dalla coercizione di una disciplina meglio regolata; perciò non si precipitavano alla rinfusa e sfrontatamente nelle scuole di un maestro diverso dal proprio, ma non vi sono affatto ammessi senza il suo consenso. invece a Cartagine l'eccessiva libertà degli scolari è indecorosa e sregolata. Irrompono sfacciatamente nelle scuole e col volto, quasi, di una furia vi sconvolgono l'ordine instaurato da ogni maestro fra i discepoli e commettono un buon numero di ribalderie incredibilmente sciocche.

AGOSTINO, Confessioni 5, 8, 14

 

Mia madre pianse atrocemente per la mia partenza. Mi seguì fino al mare, quando mi strinse violentemente, nella speranza di dissuadermi dal viaggio o di proseguire con me, la ingannai, finsi di non voler lasciare solo un amico, che attendeva il sorgere del vento per salpare. Mentii a mia madre, a quella madre, eppure scampai, perché la tua misericordia mi perdonò anche questa colpa ... però si rifiutò di tornare indietro senza di me, e faticai a persuaderla di passare la notte nell'interno della chiesuola dedicata a san Cipriano, che sorgeva vicinissima alla nostra nave. Quella notte stessa io partivo clandestinamente, mentre essa rimaneva a pregare e a piangere. La riva scomparve al nostro sguardo la stessa mattina in cui ella folle di dolore riempiva le tue orecchie di lamenti e gemiti.

AGOSTINO, Confessioni 5, 8, 15

 

La madre lo seguì fino al porto per trattenerlo o per seguirlo, ma egli di soppiatto la notte partì. Gemette la madre quando la mattina appresso lo seppe, e da allora andava mattina e sera in chiesa a pregare per lui.

JACOPO DA VARAGINE, Legenda Aurea