Contenuto
Percorso : HOME > Iconografia > Cicli > Seicento > HuescaCICLo AGOSTINIANo nella chiesa di S. Maria a Huesca
Beato p. Fernandus de Ayala
JUAN JERONIMO JALON
1650
Huesca, chiesa di Santa Maria in Foris
Beato p. Fernandus de Ayala
Fernandus de Ayala fu un monaco agostiniano missionario del primo Seicento che cercò di portare il cristianesimo in Giappone.
Gli agostiniani spagnoli tentarono molto presto, nel secolo XVI, di penetrare in Cina: più che le Filippine, essa fu la loro meta. Lo vollero fare fin dal 1543. I primi missionari religiosi che compirono il giro del mondo, pensarono di penetrare a fondo in quell'impero. Nel 1575 partirono per la Cina da Manila il p. Martino de Rada e il p. Gerolamo Marin, ambasciatori del governatore delle Filippine; tuttavia, non venne consentito loro di annunciare il Vangelo e allora abbandonarono il paese.
Furono compiuti altri tentativi, che riuscirono ad avere effetto solo nel 1680. I primi missionari furono p. Alvaro Benavente e p. Giovanni Nicola de Rivera, che, nel 1681, ottennero la prima casa a Kao-King-Fu.
P. Benavente fu il primo vicario apostolico della missione, che si attestò a Kiang-si. L'opera degli agostiniani in quelle regioni fu feconda. L'ultimo missionario di questo periodo lasciò la Cina solo nel 1800: era il p. Giuseppe Segui, che più tardi divenne arcivescovo di Manila. Dopo un certo periodo, gli agostiniani cercarono di ritornare in Cina e vi riuscirono nel 1879.
I primi missionari di questa seconda penetrazione furono p. Elia Suàrez e p. Agostino Villanueva, che si insediarono definitivamente nel vicariato apostolico di Chang-teh e Hofu.
Quest'ultima regione in seguito passò ai Passionisti. Nel 1931 il vicariato venne suddiviso ulteriormente in due prefetture: rimasero in tal modo il vicariato di Changteh, che nel 1946 fu elevato a diocesi, e le prefetture di Lichow e Yochow, affidate anch'esse agli agostiniani. Nel 1953 l'ultimo agostiniano europeo dovette abbandonare la Cina; rimasero tuttavia alcuni agostiniani cinesi. Nel 1933 era stato martirizzato il p. Abilio Gallego.
In Giappone gli agostiniani erano riusciti a entrare molto prima nel 1602. P. Diego de Guevara e p. Eustasio Ortiz furono i fondatori delle missioni agostiniane in questa nazione; giunsero a Hirado il 12 agosto ed edificarono una chiesa a Bungo. Il vero organizzatore della missione fu tuttavia proprio p. Fernando de Ayala, che era giunto in Giappone nel 1605. I padri agostiniani erano attivi soprattutto nella regione di Nagasaki. Grande fu la loro opera, ma le persecuzioni la distrussero, facendo molti martiri: alcuni già sono stati beatificati. Nel 1637 queste missioni vennero abbandonate. Nel 1952 tornarono in Giappone, nella stessa regione, gli agostiniani degli Stati Uniti.
L'immagine raffigura il padre agostiniano con in mano la croce e la spada e ricordare il suo martirio in terra giapponese. Fernando infatti che si faceva chiamare Fernando di San Giuseppe de Ayala venne decapitato a Omura il 1 giugno 1617 assieme al giapponese Andrea Yoshida, presidente della Confraternita della Cintura di Nagasaki. La presenza della immagine del beato Fernando de Ayala nella chiesa di Huesca è senz'altro un omaggio a un confratello morto martire da pochi decenni di cui si ricordavano ancora le gesta eroiche in terra giapponese.