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CICLo AGOSTINIANo nella chiesa di S. Maria a Huesca

Agostino è ferito d'amore per il Cristo

Agostino è ferito d'amore per il Cristo

 

 

JUAN JERONIMO JALON

1650

Huesca, chiesa di Santa Maria in Foris

 

Agostino è ferito d'amore per il Cristo

 

 

 

La struttura della scena riprende abbastanza fedelmente la stampa di Schelte da Bolswert. Il pittore tuttavia ha omesso la parte destra della stampa che apriva l'orizzonte sui mobili della camera, che qui con compaiono probabilmente perchè la scena si sviluppa in verticale anzichè in orizzontale.

Agostino indossa l'abito nero dei monaci agostiniani ed ha sempre la tonsura sul capo. Nella mano destra regge un cuore fiammante che sta per essere trafitto da una freccia in mano al Bambino.

L'esecuzione dell'opera è piuttosto provinciale e distante dalla raffinatezza dell'originale di Bilswert.

Il testo della stampa del pittore fiammingo indica: In abdito cordis recessu sacrorum vulnerum Christi stigmatis sauciatus, amoris tenerrimi in Deum et deiparam Virginem suspiriis, lacrymis dictisque mirificis signa praebet. Una vecchia rappresentazione di questa allegoria si trova a Padova dove Guariento ebbe l'audacia di mostrarla all'inizio del '400. I miniaturisti la intercalavano talvolta fra i vari episodi della sua vita. Qui la rappresentazione è ancora più allegorica secondo il gusto del '600. Agostino in ginocchio davanti alla Vergine e a Gesù, tiene un cuore fiammante simbolo della sua fede interiore, che Gesù attraversa con una freccia immensa. La scena avrà larga fortuna. Sei grande, Signore, e degno di altissima lode: grande è la tua potenza e incommensurabile la tua sapienza. E vuole celebrarti l'uomo, questa particella della tua creazione, l'uomo che si porta dietro la sua morte, che si porta dietro la testimonianza del suo peccato, e della tua resistenza ai superbi: eppure vuole celebrarti l'uomo, questa particella della tua creazione. Tu lo risvegli al piacere di cantare le tue lodi, perché per te ci hai fatti e il nostro cuore è inquieto finché in te non trovi pace. Di questo, mio Signore, concedimi intelligenza e conoscenza.

AGOSTINO, Confessioni, 1, 1, 1

 

Nihilominus asserunt nonnulli viri grave (forsitan inducti verbis hisce Augustini, sageiitaveras tu Domine caritate tua cor meum etc.) non tantum spirituali vulnere seu tralaticio, verum etiam arcanis sacrorum vulnerum Iesu Christi stigmatis sanciatum Augustini cor fuisse.

CORNELIUS LANCELOTZ, Sancti Aurelii Augustini Hipponensis episcopi et S.R.E. doctoris vita (Anversa 1616