Contenuto
Percorso : HOME > Iconografia > Cicli > Seicento > Italia > NarniCICLo AGOSTINIANo NEL CHIOSTRO DI Narni
San Tommaso da Villanova distribuisce l'elemosina ai poveri
CARLO FEDERICO BENINCASA
1693
Narni, chiostro del convento agostiniano
San Tommaso da Villanova distribuisce l'elemosina ai poveri
In questa lunetta viene presentata la figura di san Tommaso di Villanova, vescovo agostiniano spagnolo noto per la carità verso i più poveri e i più diseredati. La scena lo vede raffigurato in un classico iconografico dove il Santo è intento a distribuire l'elemosina a una folla di poveri che si raduna davanti a lui, L'iscrizione riporta "Da Tomaso apprendete alti pastori che i poveri son vostri tesori".
Tommaso di Villanova, il cui vero nome era Tomás García Martínez nacque a Fuenllana verso il 1488 e morì a Valencia, di cui era diventato vescovo nel 1555. Monaco dell'Ordine degli eremitani di sant'Agostino, fu asceta e predicatore prima di diventare vescovo. Figlio di un mugnaio, san Tommaso da piccolo visse nel paese di Villanueva de los Infantes. Dotato di brillante ingegno si applicò agli studi frequentando l'Università di Alcalá de Henares dove nel 1509, ottenne il titolo di maestro di logica, fisica e metafisica.
Nei tre anni successivi seguì il corso di teologia, interrompendolo per reggere la cattedra di logica (1512-1516).
dopo la laurea, nel 1514 divenne professore di filosofia. Nel 1516 decise di farsi religioso entrando tra gli Agostiniani di Salamanca, dove prese i voti perpetui. Ordinato sacerdote nel 1518, per le sue qualità fu nominato superiore in vari conventi (Salamanca: 1519-1521 e 1523-1525 a Burgos: 1531-1534 e 1541-1544). Viene investito di cariche importanti nell'Ordine agostiniano diventando Visitatore della provincia di Castiglia (1525-1527), Provinciale di quella andalusa (1527-1529) e Provinciale di Castiglia (1534-1537). Nella sua nuova veste di priore provinciale decise per primo di inviare missionari agostiniani in Messico. Fu scelto da Carlo V come proprio consigliere spirituale e confessore personale. La considerazione in cui lo teneva l'imperatore era tale, che gli venne offerta la cattedra arcivescovile di Granada, ma Tommaso di Villanova la rifiutò per umiltà. Tuttavia nel 1544, su richiesta del Papa, accettò la sede di Valencia che da più di un secolo non aveva un vescovo residenziale. Per formare un clero capace di dare una testimonianza cristiana autentica, fonda nel 1550 il collegio-seminario della Presentazione. Tra le sue attività pastorali, due in particolare emergono sopra le altre: l'assistenza ai poveri e l'evangelizzazione dei moreschi. Anche se vescovo, continuò a occuparsi del suo Ordine. Malato di angina pectoris, Tommaso di Villanova morì nel 1555 e venne sepolto nella cattedrale di Valencia, dove tuttora sono esposti i suoi resti.
Beatificato nel 1618 da papa Paolo V, quaranta anni dopo fu proclamato santo da papa Alessandro VII. La sua memoria liturgica viene festeggiata l'8 settembre.