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CICLo AGOSTINIANo di Egidio Schor a Novacella

Agostino forma delle comunità di canonici di Egidio Schor a Novacella. Secolo XVII

Agostino forma delle comunità di canonici

 

 

EGIDIO SCHOR

1680

Convento agostiniano di Novacella

 

Agostino forma delle comunità di canonici

 

 

 

La scritta spiega: S. Augustinus Collegia Canonicorum regularium construit eisque apostolicam vivendi methodum praescribit. La scena è composta a uso dei canonici di Novacella. Nel XV secolo un pittore aveva addirittura posto Agostino a presiedere il capitolo. Qui lo si vede su un trono monumentale che si sporge e tende con il braccio uno scritto a un canonico che sta venendo avanti con la mano riposta in segno di rispetto. Agostino con la sinistra risponde con una benedizione. A destra numerosi operai sono indaffarati nella costruzione di un edificio a colonne: i loro gesti sono molto vivi ed espressivi.

 

Anche se l'Ordine agostiniano è abitualmente conosciuto come Ordine di Sant'Agostino (Ordo Sancti Augustini, OSA), Agostino non ne è il fondatore. Fu papa Alessandro IV a volerlo, ma questo non significa che non ci sia un vitale e spirituale rapporto tra Agostino e l'OSA, poichè è possibile provare la continuità storica tra Agostino e l'OSA. Dopo la conquista araba del nord d'Africa nel secolo VII, il monachesimo agostiniano si trasferì e si sviluppò in Europa. I movimenti eremitici dei secoli XII e XII, che avevano segnato una reazione contro il declino dell'ideale monastico delle abbazie, furono chiamati dai Papi all'apostolato nelle crescenti città.

Così i Papi segnalarono il ruolo apostolico anche agli eremiti agostiniani. A questo scopo il Papa Alessandro IV proclamò il 9 aprile 1256, nella bolla Licet Ecclesiae Catholicae l'unione degli eremiti della Tuscia, dei Giamboniti, degli eremiti del Brettino, dei Guglielmiti e di altri eremiti di sant'Agostino. Questa unione è conosciuta come la grande unione (Magna Unio). Il nuovo Ordine ottenne i privilegi degli Ordini mendicanti, e si diffuse per quasi tutta l'Europa.

Alla fine del medioevo c'erano circa 2.000 conventi, con 30.000 membri. L'attività del nuovo Ordine fu prevalentemente lo studio e la predicazione. Unirono la vita contemplativa e quell'attiva, la perfezione individuale si cercava attraverso la preghiera e la pratica dei voti, e la santificazione del prossimo per un largo esercizio dell'attività apostolica.