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LA BOLLA INCUMBIT NOBIS

Innocenzo IV riceve i Carmelitani

La Bolla Incumbit Nobis di Innocenzo IV

 

 

LA BOLLA INCUMBIT NOBIS DEL 1244

 

 

 

Nel 1243 Fr. Stefano di Cataste, Fr. Ugo di Corbaria, Fr. Guido di Rosia e Fr. Pietro di Lupocavo si recarono a Lione, dove in quel tempo risiedeva il papa Innocenzo IV, per chiedere l'unione di tutti gli eremiti della Tuscia sotto una Regola comune e un solo priore generale, così come si viveva negli Ordini francescano e domenicano. Innocenzo IV (1243-1254), dopo aver riflettuto sulla richiesta e averla giudicata corrispondente ai desideri della Chiesa, il 16 dicembre dello stesso anno rispose con la bolla Incumbit Nobis.

Essa, tra l'altro, dice:

"informati diligentemente del vostro proposito dai diletti figli, i fratelli eremiti Stefano, Ugo, Guido e Pietro, vi manifestiamo la nostra volontà con lettera apostolica di non volervi come un gregge errante senza pastore e, pertanto, che vi conformiate ad un solo regolare proposito, prendendo la Regola e l'Ordine del beato Agostino e confessando di vivere in avanti secondo esso. Le osservanze o Costituzioni saranno opera vostra, senza contraddire tuttavia alle finalità istitutive dello stesso Ordine. Eleggerete anche, secondo le norme dell'elezione canonica, un priore generale adatto, a cui presterete obbedienza e il dovuto rispetto. Se, su quanto stabilito sopra, emergerà qualche difficoltà, ricorrerete al diletto figlio il card. Diacono Riccardo di S. Angelo, che é stato da noi nominato vostro correttore e provveditore."