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L'africa romana: THUBURBO MAIUS

Il Capitolio con l'imponente scalinata di accesso

Il Capitolio con l'imponente scalinata di accesso

 

 

THUBURBO MAIUS

 

 

 

Il Capitolium

 

Il Capitolio assieme al foro quadrato era il centro della vita sociale e delle attività economiche della città di Thuburbo. Sorgeva in una zona leggermente elevata ed era facilmente visibile dalle varie parti della città. Prossimo al decumano, la strada principale che attraversava la città, nei suoi immediati dintorni si trovavano i templi dedicati alla dea Caelistis, al dio Baalat, la Palestra di Petronio Felix, le terme iemali e poco più in là, in epoca più tarda, una basilica cristiana che sopravvisse fino all'età bizantina.

Preceduto da un'ampia e monumentale scalinata il Capitolio, uno dei più imponenti di tutta l'Africa, che fu costruito nel 168 su un basamento posto a metà del lato nord-ovest del foro, conserva oggi soltanto il podio e le colonne corinzie del pronao esastilo, quattro delle quali sono state integralmente restaurate.

La cella che ospitava le statue degli dèi è scomparsa, ma è stato possibile ricostruirne la planimetria. Gli ambienti a volta, che sono visitabili, fungevano da sostruzioni, e ospitarono in epoca tarda, dopo la sconsacrazione del tempio, un oleificio (rimangono il frantoio e il mulino) dove sono state trovate la testa e alcune parti di una statua di Giove (ora al Museo del Bardo), alta probabilmente 7 m.

 

 

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