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REPERTI ARCHEOLOGICI romani a THUBURBO MAIUS

 

  REPERTI ARCHEOLOGICI ROMANI A THUBURBO MAIUS: I MOSAICI E I GIOIELLI

Mosaico funerario cristiano. Riporta l'epitaffio di un certo Arifridos. Mosaico che raffigura le nozze di Dioniso e di Arianna

A sinistra: Mosaico funerario cristiano. Riporta l'epitaffio di un certo Arifridos, un personaggio la cui origine, tenendo conto degli oggetti rinvenuti nella tomba, era probabilmente di origine vandala. Risale al V-VI secolo d. C. e proviene da Hr. el-Kasbat vicino a Thuburbo Majus. Reperto conservato al Museo del Bardo.

A destra: Mosaico che raffigura le nozze di Dioniso e di Arianna. I tre registri che la esprimono mostrano: il primo, Dioniso nudo che tiene in mano un cratere d'oro con Arianna seduta su una pelle di pantera sotto una vigna. Il secondo mostra i compagni di Dioniso esultanti per le nozze dei due dei. Il terzo registro raffigura gli animatori delle nozze, Baccanti, Satiri con il dio Pan. Il mosaico che risale al IV sec. d. C. ed è conservato al Museo del Bardo potrebbe essere stato una decorazione del frontone di un tempio.

 

Mosaico che raffigura la dea Diana cacciatrice

Mosaico che raffigura la dea Diana cacciatrice. Inscritto in quadrato è il tema principale di Diana cacciatrice vestita con abito corto mentre impugna un'arma. A destra un personaggio davanti a un treppiede impugna un pugnale. Ai suoi lati un gladiatore con la corazza, porta un casco e una lancia. Tutto intorno gli ottagoni e i quadrati ospitano diversi animali da anfiteatro: pecore, antilopi, cinghiali, onagri, orsi, gazzelle feriti da lance. Questa composizione celebra una caccia che si svolgeva nell'anfiteatro di Thuburbo. Il mosaico risale al III secolo d. C.

 

Piccoli frammenti d'oro che servivano come ornamenti di vestiti Due orecchini che terminano con un ametista. Museo del Bardo, risale al V sec.a. C.

A sinistra: Piccoli frammenti d'oro che servivano come ornamenti di vestiti. Il reperto proviene da una tomba cristiana del V sec. d. C. Conservati al Museo del Bardo

A destra: Due orecchini che terminano con un ametista. Museo del Bardo, risale al V secolo a. C.