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CICLo AGOSTINIANo di Gunther Matthaus a Indersdorf

La scena del Tolle et Lege nel giardino di Milano

La scena del Tolle et Lege nel giardino della casa di Agostino a Milano

 

 

GUNTHER MATTHAUS

1755

Indersdorf, chiesa Assunzione di Maria

 

La scena del Tolle et Lege

 

 

 

L'autore ha utilizzato anche in questa occasione il medesimo schema adottato a Indersdorf. La scena è percorsa da una nebbiolina dorata e la Continenza si mostra in mezzo alle nuvolo rosa. Un angelo la accompagna e porta il simbolo della castità, i bambini della continenza coronati da rose qui lasciano il posto a nuvole bianche e rosa. Agostino è seduto ai piedi di un fico a tre tronchi e tiene in mano il libro delle Lettere di Paolo. Un palazzo si nota alle sue spalle. A sinistra, troviamo le allegorie della Vanità e dell'Amore che rotolano su una sfera terrestre bianca. Poesia e bellezza di esecuzione rendono la scena veramente gradevole.

 

E, come racconta nelle Confessioni, recatosi in giardino, si mise sotto una pianta a piangere amaramente, e diceva: - Quanto tempo ancora? Quanto ancora? Domani, domani ! ancora un po' di tempo. Ed era desolato di non sapersi decidere o a restare nel mondo o a consacrarsi a Dio.

JACOPO DA VARAGINE, Legenda Aurea

 

Così parlavo e piangevo nell'amarezza sconfinata del mio cuore affranto. A un tratto dalla casa vicina mi giunge una voce, come di fanciullo o fanciulla, non so, che diceva cantando e ripetendo più volte: «Prendi e leggi, prendi e leggi». Mutai d'aspetto all'istante e cominciai a riflettere con la massima cura se fosse una cantilena usata in qualche gioco di ragazzi, ma non ricordavo affatto di averla udita da nessuna parte ... Tornai al luogo dove stava seduto Alipio e dove avevo lasciato il libro dell'Apostolo all'atto di alzarmi.

Lo afferrai, lo aprii e lessi tacito il primo versetto su cui mi caddero gli occhi. Diceva: « Non nelle crapule e nelle ebbrezze, non negli amplessi e nelle impudicizie, non nelle contese e nelle invidie, ma rivestitevi del Signore Gesù Cristo e non assecondate la carne nelle sue concupiscenze... » Non volli leggere oltre né mi occorreva. Appena terminata infatti la lettura di questa frase, una luce, quasi, di certezza penetrò nel mio cuore e tutte le tenebre del dubbio si dissiparono.

AGOSTINO, Confessioni 8, 12, 29