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Percorso : HOME > Iconografia > Cicli > Settecento > IndersdorfCICLo AGOSTINIANo di Gunther Matthaus a Indersdorf
Ordinazione episcopale di Agostino
GUNTHER MATTHAUS
1755
Indersdorf, chiesa Assunzione di Maria
Ordinazione episcopale
Questa scena è semplificata rispetto a Rottenbuch. Molto aggraziate e equilibrate sono le figure dei quattro vescovi che partecipano alla cerimonia con molta naturalezza. Gunther ha eliminato i personaggi secondari ai quali si era invece affannato il suo discepolo. Davanti all'altare Megalio seduto in cattedra pone la mitra in testa ad Agostino che è inginocchiato davanti a lui. Questi, con le mani giunte è già rivestito di casula e di manipolo.
Agostino appare come un uomo già anziano con una folta barba. Il cappello di Megalio a due punte accentua il movimento del vescovo che sta per consacrare Agostino: dietro di lui due chierici portano la croce e un cero. Lo spazio a destra è riservato agli altri vescovi.
Il beato Valerio, vecchio, vieppiù timoroso e ben consapevole di essere ormai molto indebolito per le condizioni del corpo e dell'età, scrisse in modo riservato al primate di Africa, il vescovo di Cartagine: faceva presente la debolezza del corpo e il peso degli anni e chiedeva che Agostino venisse ordinato vescovo della chiesa d'Ippona, sì da essere non tanto suo successore sulla cattedra bensì vescovo assieme a lui ... Qualche tempo dopo, essendo venuto Megalio, vescovo di Calama e allora primate della Numidia, per visitare dietro sua richiesta la chiesa d'Ippona, Valerio, senza che alcuno se l'aspettasse, presenta la sua intenzione ai vescovi che allora si trovavano lì per caso, a tutto il clero d'Ippona e a tutto il popolo. Tutti si rallegrarono per quanto avevano udito e a gran voce e col massimo entusiasmo chiesero che la cosa fosse subito messa in atto.
POSSIDIO, Gesta Augustini 8, 1-3
Non vi scriviamo però soltanto per rallegrarci che Agostino abbia ricevuto l'episcopato, ma che le Chiese d'Africa abbiano meritato questa prova di sollecitudine da parte di Dio, di sentire cioè le parole del cielo per bocca di Agostino: questi, elevato in modo insolito a un più alto ufficio della religione cristiana, è stato consacrato non per essere il sostituto del vescovo nella cattedra, ma per essergli d'aiuto; in realtà, essendo ancora vivente il vescovo Valerio, Agostino è solo vescovo coadiutore della Chiesa d'Ippona.
PAOLINO e ERASIA, Lettera 32 a Romaniano
Io fui ordinato vescovo quando era ancora vivo il vegliardo Valerio, padre e vescovo mio di santa memoria, e occupai la cattedra insieme con lui; ma né io né lui sapevamo che ciò era proibito dal Concilio di Nicea.
AGOSTINO, Lettera 213, 4
Valerio incominciò a temere che Agostino fosse eletto vescovo di qualche altra chiesa, perciò rassegnò nelle mani del vescovo di Cartagine le sue dimissioni e propose Agostino per successore. Agostino non volle accettare, ma infine fu costretto a cedere e fu consacrato vescovo. Più tardi egli disse che non avrebbe dovuto ricevere la consacrazione episcopale per mano del suo predecessore perché la cosa era proibita da un concilio, ma egli conobbe la proibizione solo dopo essere stato consacrato e non volle che si facesse con altri una cosa che a lui era tanto dispiaciuta.
JACOPO DA VARAGINE, Legenda Aurea