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Tematiche iconografiche agostiniane: Santa Caterina D'Alessandria

Nozze mistiche di santa Caterina d'Alessandria di Parmigianino

Nozze mistiche di santa Caterina d'Alessandria

 

 

AGOSTINO E LE NOZZE MISTICHE DI SANTA CATERINA D'ALESSANDRIA

 

 

 

L'Ordine di sant'Agostino fin dagli inizi onorò santa Caterina martire dedicandole molte chiese. Inoltre la proclamò celeste patrona degli studi teologici agostiniani. Santa Caterina d'Alessandria viene spesso rappresentata con la corona in testa e vestita di abiti regali per sottolineare la sua origine principesca. La palma che tiene nella mano sinistra indica il suo martirio. Il libro ricorda la sua sapienza e la sua funzione di protettrice degli studi e di alcune categorie sociali dedite all'insegnamento (insegnanti e Ordini religiosi come i Domenicani e gli Agostiniani). Talora, ma non è il nostro caso, viene rappresentata con una spada, l'arma che le tolse la vita, e la ruota dentata, lo strumento del martirio, elemento che lega la santa a numerose categorie di arti e mestieri che hanno a che fare con la ruota.

L'episodio mistico di Caterina d'Alessandria invita ad andare oltre il simbolo sponsale. Il messaggio che ci vuole trasmettere è la stabilità dell'unione di amore e di pensiero. Il diamante infatti, simboleggia la fede forte, perfetta, le quattro perle, simboleggiano la purezza d'intenzione, di pensiero, di parola e di azione.

 

Oltre alla incerta data di nascita (forse il 287) e al fatto che fu sottoposta a martirio ad Alessandria d'Egitto nel 304, della sua vita si sa poco ed è difficile distinguere la realtà storica dalle leggende popolari che ne seguirono. Secondo la tradizione, Caterina era una bella ragazza egiziana che, in occasione dell'insediamento ad Alessandria del governatore Massimino Daia, avvenuto nel 305, si presentò a palazzo durante i festeggiamenti in cui si celebravano feste pagane con sacrifici di animali. Caterina rifiutò i sacrifici e chiese al governatore di riconoscere Gesù Cristo come redentore dell'umanità.

Alla richiesta della ragazza, il governatore convocò alcuni retori perché la convincessero ad onorare gli dei. L'eloquenza di Caterina fu tale che essi stessi furono rapidamente convertiti al Cristianesimo. Il governatore ordinò la condanna a morte di tutti i retori e dopo l'ennesimo rifiuto di Caterina la condannò a morire su una ruota dentata. Questo strumento di tortura e condanna però si ruppe e Massimino fu obbligato a far decapitare la santa. Secondo una leggenda posteriore, il suo corpo fu trasportato dagli angeli sul monte Sinai, dove l'altura vicina a Gebel Musa (la montagna di Mosè) si chiama Gebel Katherin. In questo luogo, nel VI secolo, l'imperatore Giustiniano fondò il monastero che porta il suo nome.

La sua è vissuta come la festa dei giovani. In Francia è patrona degli studenti di teologia e protettrice delle apprendiste sarte. Da Caterina di Alessandria deriva il termine francese catherinette (caterinetta) che in origine indicava una giovane donna da marito. La tradizione torinese, invece, indicava con il termine "caterinette" le giovani sartine e le modiste che svolgevano il loro apprendistato negli atelier di confezioni della città, e che assai sovente diventavano oggetto dei corteggiamenti da parte degli studenti universitari.

 

rappresentazioni iconografiche delle Nozze mistiche di Caterina

Rossini Pellegrino di Mariano (1449-1492) a New York, Pieve di S. Giorgio a Brancoli

Francesco di Gentile da Fabriano (1460-1480) a Milano, Collezione Algranti

Lorenzo D'Alessandro (1481-1499) a Londra, National Gallery

Signorelli Luca (1498) a Berlino, Staatliche Museen Gemäldegalerie

Negretti Jacopo detto il Palma (1500-1520) a  Budapest, Museo Cristiano

Pittore lombardo (1500-1550) a Bergamo, chiesa di Sant'Alessandro "della Croce"

Francesco da Città di Castello (1504-1505) a Città di Castello, Pinacoteca Comunale

Marchisiano di Giorgio (1518-1526) a Tolentino, Museo del Santuario di San Nicola

Antonio del Ceraiolo (1520-1525) a Faenza, Pinacoteca Comunale

Antonio del Ceraiolo (1520-1525) a Foligno, Monastero agostiniano

Fontana Prospero (1540) a Berlino, Staatliche Museen Gemäldegalerie

Polinori Andrea (1612-1642) a Gualdo Cattaneo, chiesa di sant'Agostino

Rubens Peter Paul (1628) ad Anversa, chiesa S. Agostino

Rubens Peter Paul (1628) a Madrid, Museo del Prado

Rubens Peter Paul (1628) a Francoforte, Stäedelsches Kunstinstitut

Anonimo di Melegnano (XVII secolo) a Melegnano, sacrestia della chiesa di S. Pietro e Biagio