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Percorso : HOME > Monachesimo agostiniano > Conventualismo > Documenti > LubinLubin: Orbis Augustinianus sive conventuum ordinis eremitarum
Provincia Apruntina: mappa degli insediamenti agostiniani nel 1659
ORBIS AUGUSTINIANUS
Sive CONVENTUUM ORDINIS EREMITARUM SANCTI AUGUSTINI
Chorographica et Topographica descriptio
Autore R. ADM. P. AUGUSTINO LUBIN
totius eiusdem Ordinis Chorographo ac Christianissimi Galliarum regis Corographo ordinario.
Parisii Apud PETRUM BAUDOVYN propre Magnum Conventum Sancti Augustini
sub insigne Divi Augustini
1659
PROVINCIA APRUNTINA
Ordinis Eremitarum Sancti Augustini
* Aprutium ulterius
Atrinus
Civitatis Sancti Angeli
Civitatis Pennae
Pescarensis
Teramensis
Turturetinus
* Aprutium Citerius
Archianus
Civitatis teatinae
Lancianensis
Ortonensis
Termolensis
Vastinus
Questa Provincia che fu attiva nel periodo 1476-1809 fu creata smembrando quella di Puglia. In base al censimento di Seripando si sa che in quel periodo erano attivi dieci conventi. Nel 1566 due di queste comunità, i conventi di Vasto e di Ortona, vennero distrutti dai turchi. Nel 1599 le comunità erano ancora undici e il numero di religiosi era di circa 80 unità.
La riforma degli istituti religiosi di papa Innocenzo determinò la chiusura nel 1652 di tre di questi conventi. Nel 1633 questa provincia tuttavia fu arricchita dal convento di Gildone che era appartenuto alla Congregazione dell’osservanza Dulcetana. La Provincia d'Abruzzo mantenne sempre un buon livello di osservanza. Inoltre aveva a suo carico lo studio generale nel convento di Chieti, dove i monaci si dedicavano, oltre allo studio, al lavoro di apostolato. Per tutto il Settecento il numero di religiosi della Provincia si mantenne attorno alle 60 unità. L’invasione francese in Italia tuttavia pose fine a questa secolare provincia che venne soppressa dagli occupanti francesi il cui esercito restò nel Regno di Napoli fino al 1806. Il nuovo re Giuseppe Bonaparte, fratello di Napoleone, decretò una serie di soppressioni anche parziali della vita religiosa. Trasferito il re Giuseppe come monarca in Spagna, Napoleone nominò Gioacchino Murat, uno dei suoi generali, nuovo sovrano di Napoli che, il 7 agosto del 1809, decretò la soppressione totale della vita religiosa nel territorio napoletano. La provincia degli Abruzzi, che contava ancora 10 conventi, venne definitivamente soppressa.