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Congregazione dei Zumpani in Calabria: mappa degli insediamenti agostiniani nel 1659
ORBIS AUGUSTINIANUS
Sive CONVENTUUM ORDINIS EREMITARUM SANCTI AUGUSTINI
Chorographica et Topographica descriptio
Autore R. ADM. P. AUGUSTINO LUBIN
totius eiusdem Ordinis Chorographo ac Christianissimi Galliarum regis Corographo ordinario.
Parisii Apud PETRUM BAUDOVYN propre Magnum Conventum Sancti Augustini
sub insigne Divi Augustini
1659
CONGREGATIO CALABRIAE SIVE ZAMPANORUM CITRA
Ordinis Eremitarum Sancti Augustini
* Calabria Citerior
Aprilianensis
Beluiderius
Casulensis
Consentinus
Cruculensis
Machiensis
Maglensis
Martoranensis
Nocerensis
Paternotanus
Rubetinus
Sancti Stephani
Sciglianensis
* Calabria Ulterior
Albiensis
Castellionensis
Crotonensis
Nicastrensis
Pampanicensis
Sellianus
Zampanensis
Prima ancora che fosse fondata la Congregazione degli "Zumpani" Francesco Marino (più conosciuto col nome di beato Francesco di Zumpano) riuscì a fondare un convento dell'Ordine di S. Agostino fra Nocera Terinese e Castiglione Marittimo, che fu un dei primi fatti costruire dallo stesso beato, dopo quello di Soverato, quello di Vico di Aprigliano e quello di Caulonia.
Si racconta che Francesco stava in Nocera, quando ebbe il desiderio di fondare un convento fra questa cittadina e quella di Castiglione Marittimo, ma sorse una contesa fra i diversi abitanti sul territorio dove doveva sorgere il convento perchè ambedue le cittadine lo volevano nel proprio. Francesco Marino, che non voleva scontentare nessuno, un giorno ordinò che tutti i cittadini andassero una mattina in processione e così il signore avrebbe dato segno dove doveva sorgere l'edificio. Così fecero e, arrivati sul posto ove attualmente sorge il convento, videro una lepre bianca che girava e rigirava in un luogo a metà del territorio fra Nocera Terinese e Castiglione Marittimo. Credettero così che il signore avesse indicato il punto adatto.
Si racconta ancora che una donna storpia di Carpanzano doveva recarsi ai bagni di santa Eufemia e Francesco le consentì di seguire la processione perchè poi, avrebbe raggiunto la sua meta da sola. Quando furono al luogo indicato dalla lepre, Francesco la aiutò a scendere a cavallo e la donna era guarita. Da queste leggende si ricava che il convento degli "Zumpani" di Campo d'Arato, oggi Campodorato, sorse in un luogo molto adatto alla vita di questi monaci e sulla via che andava da Nocera Terinese a Santa Eufemia. Il successo ottenuto dalla Congregazione degli "Zumpani" permise di costruire una quarantina di conventi in tutta la Calabria e, fra questi, i più vicini a quello di Campodorato furono: Santa Maria delle Grazie di Nicastro, Sant'Agostino (già dell'Annunziata) di Martirano (aperto nel 1574), e Sant'Agostino di Scigliano (aperto nel 1531).
La Provincia di Calabria venne costituita nel 1539 con le case che avevano in questa regione le province di Sicilia, Napoli e Puglia. Fu riconosciuta come provincia indipendente con il Capitolo Generale dell'Ordine celebrato a Roma nel 1543. Per la sua posizione geografica la provincia soffrì frequentemente la minaccia turca e nel 1556 per questa ragione perse temporaneamente il convento di Paola allorché i suoi religiosi vennero catturati dai turchi. A metà Cinquecento la provincia era formata da 14 conventi e nel 1599 aveva 120 membri. Nel Seicento i monaci superavano le duecento unità con ben 45 conventi.
L'unità della Provincia venne spezzata nel 1630 quando fu divisa in due parti che vennero chiamate Calabria Citeriore e Calabria Ulteriore.
Provincia di Calabria Citeriore (1630-1809)
Nasce nel 1630 dalla divisione della provincia di Calabria. In quell'anno annoverava 24 conventi e circa 110 religiosi. Dopo la soppressione innocenziana rimasero nella provincia solo 13 conventi che ospitavano 60 padri. Il livello d'osservanza si mantenne buono, specialmente dalla fine Cinquecento, e così continuò fino alla soppressione. Quando gli eserciti francesi occuparono il Regno di Napoli nel 1806 e venne nominato re il fratello di Napoleone, Giuseppe Bonaparte, la situazione degenerò rapidamente. Quando Napoleone nominò Gioacchino Murat, uno dei suo generali, nuovo sovrano di Napoli la condizione dei religiosi divenne drammatica poiché il 7 agosto del 1809, il re decretò la soppressione totale della vita religiosa nel territorio napoletano. La provincia della Calabria Citeriore, che aveva ancora 10 conventi, fu soppressa.
Provincia di Calabria Ulteriore(1630 - 1784)
Fondata nel 1630 come quella Citeriore, nel 1630 possedeva 21 conventi e circa 110 religiosi. Nel 1703 la provincia aveva 130 membri in maggioranza fratelli laici. Il livello di osservanza in questa Provincia era piuttosto basso il che dava origine continui litigi. Questo stato conflittuale all'interno della Provincia convinse le autorità del Regno di Napoli, una volta raggiunta la approvazione pontificia, a sopprimere la provincia nel 1784, lasciando ai religiosi la possibilità di passare a qualche altra provincia d'Italia.