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L'africa romana: Douggha

Il Mausoleo punico-libico di Douggha

Il Mausoleo punico-libico di Douggha

 

 

 

 

 

IL MAUSOLEO PUNICO-LIBICO

 

 

 

Il Mausoleo Libico-punico è un monumento alto 21 m. composto da più piani disposti a gradino e coperti da una grande piramide. Fu costruito verso il 200 a. C. per accogliere le spoglie di un certo Ataban, principe del suo stato.

Bello, ornato da colonne e di bassorilievi, questo monumento - dove manca l'epigrafe bilingue, quella che avrebbe permesso di decifrare la scrittura libica - è un vero capolavoro dell'architettura dell'epoca. Sul basamento sono presenti numerose iscrizioni.Il basamento è sormontato da uno zoccolo ornato di pilastri ionici.

Il secondo piano è bordato da dadi sormontati da cavalieri, mentre il terzo piano è ornato di quadrighe a bassorilievo. Questo monumento è ben visibile dalla piazza del mercato. Esiste un secondo mausoleo analogo nella città libica di Sabrata, a cento km. dalla frontiera tunisino libica.

Il mausoleo libico-punico è l'unico monumento in questo stile che si sia conservato quasi integralmente (oltre a quello di Sabratha, in Tripolitania); la decorazione riprende l'arte greca arcaica, alla quale unisce motivi orientali ed egizi. Il mausoleo rimase intatto fino al 1842, quando fu quasi demolito dal console d'Inghilterra a Tunisi che voleva impadronirsi dell'iscrizione bilingue (libico e punico) oggi al British Museum; venne poi restaurato nel 1908-1910.

Un basamento di sei gradini è sormontato da uno zoccolo quadrangolare, ornato di pilastri ionici in corrispondenza degli angoli; su di esso poggiano altri tre gradini che sorreggono un secondo masso cubico, ornato su ognuna delle facce da due semicolonne ioniche scanalate e sugli angoli da colonne addossate.

Al di sopra della trabeazione, altri tre gradini, bordati agli angoli da dadi sormontati da cavalieri, servivano come base a un terzo piano, ornato di quadrighe a bassorilievo e coronato da una piccola piramide; quest'ultima era completata agli angoli da immagini di donne-uccello, che secondo le credenze locali accompagnavano le anime dei defunti nelle peregrinazioni nell'aldilà.

 

 

 

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