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Agostino viene istruito a Milano da Ambrogio
BREVIARIO DI BEDFORD
Biblioteca Nazionale di Parigi lat. 17294
(1424-1435)
Agostino viene istruito a Milano da Ambrogio
La miniatura è stata eseguita con un pennello molto preciso. Il vescovo Ambrogio con la mitra bianca in testa, tiene in mano il suo bastone e parla ad un personaggio in costume che sembra quello della scena precedente, ovvero il maestro di grammatica. A destra si riconosce il giovane Agostino seduto su una panca e immerso in lettura. Il pedagogo a testa nuda tiene in mano una scritta: Et factum est, parole che si trovano nel testo a fianco del breviario: et factum est autem, divina praestante opitulatione, ut per illum tantum ac talem antistitem Ambrosium et doctrinam salutarem ecclesaie catholicae et divina perciperet sacramenta.
Tra la primavera e l'autunno Agostino ascolta con assiduità la predicazione domenicale di Ambrogio che in questo periodo insisteva sul principio di interpretazione spirituale o allegorica delle Scritture e sosteneva con insistenza l'idea dell'assoluta spiritualità del Dio cristiano e dell'anima. Agostino comprende dai discorsi ambrosiani e dalle conversazioni con Manlio Teodoro che quando si pensa a Dio e all'anima non bisogna pensare a qualcosa di corporeo, il che lo aiuta a scoprire l'inganno manicheo e ad accettare l'autorità della Chiesa. "Ogni domenica - scrive Agostino - lo ascoltavo mentre spiegava rettamente la parola della verità in mezzo al popolo." (Conf. 6, 3, 4)
Verso l'inizio della quaresima del 387, Agostino si recò a Milano dove, con Adeodato ed Alipio, prese posto fra i competentes per essere battezzato da Ambrogio il giorno di Pasqua. Fu a questo punto che Agostino, Alipio, ed Evodio decisero di ritirarsi nella solitudine dell'Africa. Agostino rimase a Milano fino all'autunno, continuando i suoi lavori (De immortalitate animae e De musica). Poi, mentre era in procinto di imbarcarsi ad Ostia, Monica morì.
1. 3. In questa città era allora vescovo Ambrogio, uomo eccellente fra i migliori e sommamente gradito a Dio. Questi predicava molto frequentemente la parola di Dio nella chiesa, e Agostino seduto in mezzo alla gente lo stava a sentire con la massima attenzione.
1. 4. In effetti, tempo prima quando era ancora giovane a Cartagine, Agostino era stato sviato dall'errore dei Manichei: perciò assisteva alle prediche di Ambrogio con più attenzione degli altri, per vedere se fosse detta qualcosa a favore o contro quell'eresia.
1. 5. E per clemenza di Dio liberatore, che ispirò il cuore del suo sacerdote, avvenne che certe questioni riguardanti la legge fossero risolte in senso avverso all'errore dei Manichei; così Agostino gradualmente fu istruito, e a poco a poco per benevolenza divina quella eresia fu cacciata dal suo animo. In poco tempo fu confermato nella fede cattolica e in lui nacque l'ardente desiderio di progredire nella religione per ricevere l'acqua della salvezza nei giorni della Pasqua che erano prossimi.
1. 6. Così, grazie all'aiuto divino, per opera di un vescovo di tale levatura quale era Ambrogio, Agostino ricevette la dottrina della chiesa cattolica, apportatrice di salvezza, e i sacramenti divini.
Possidio, Vita Augustini, 1, 3-6