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Percorso : HOME > Iconografia > Cicli iconografici agostiniani > Quattrocento > BedfordBiblioteca Nazionale di Parigi lat. 17294: BREVIARIO DI BEDFORD
Agostino ordinato presbitero
BREVIARIO DI BEDFORD
Biblioteca Nazionale di Parigi lat. 17294
(1424-1435)
Ordinazione a prebitero di Agostino
La scena si svolge all'interno di una chiesa. Il suolo è pavimentato a quadrati con una tappezzeria sul fondo. Architetture grigie completano la struttura del locale. Agostino a sinistra ha la testa nuda e indossa una casula. Si appresta, secondo il rito della ordinazione, a toccare il calice, che Valerio tiene fra le sue due mani. Un altro vescovo segue la scena dietro di lui. Una scritta compare poco sopra: Factum est autem che erratamente sta per Factusque presbyter monasterium intra ecclesiam mox instituit.
4. 1. In quel tempo esercitava l'ufficio di vescovo nella comunità cattolica di Ippona il santo Valerio. Mentre egli un giorno parlava al popolo di Dio circa la scelta e l'ordinazione di un prete e l'esortava in proposito, perché così richiedeva la necessità della chiesa, frammisto in mezzo al popolo assisteva Agostino, sicuro e ignaro di ciò che stava per succedere: infatti egli era solito - come ci diceva - non frequentare soltanto le chiese che sapeva prive di vescovo.
4. 2. Allora alcune persone, che conoscevano la dottrina di Agostino e i suoi propositi, gettategli le mani addosso, lo tennero fermo e, come suole accadere in casi del genere, lo presentarono al vescovo perché fosse ordinato, mentre tutti unanimi in quel proposito chiedevano che così si facesse. Mentre insistevano con grande entusiasmo e clamore, egli piangeva a calde lacrime: alcuni - come egli stesso ci riferì -interpretarono tali lacrime come manifestazione di superbia e cercavano di consolarlo dicendo che certo egli era degno di maggiore onore, ma che comunque l'esser prete lo avvicinava alla dignità episcopale.
4. 3. Invece l'uomo di Dio - come ci disse - osservava la cosa più a fondo e gemeva prevedendo i molti e grandi pericoli che sarebbero derivati alla sua vita dal governo e dall'amministrazione della chiesa: per tal motivo piangeva. Ma infine la cosa si compì secondo quanto voleva il desiderio del popolo.
5. 1. Fatto prete, subito istituì un monastero accanto alla chiesa e cominciò a vivere con i servi di Dio secondo il modo e la norma stabiliti al tempo degli apostoli. Soprattutto, in quella società nessuno doveva avere alcunché di proprio ma tutto per loro doveva essere in comune, e ad ognuno doveva esser dato secondo le proprie necessità: proprio questo egli aveva già fatto precedentemente, allorché era tornato d'oltre mare a casa sua. Possidio,
Vita Augustini, 4, 1-3 e 5, 1