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CICLo AGOSTINIANo di Gunther Matthaus a Indersdorf

L'interno barocco della chiesa di Indersdorf con i dipinti di Mattheaus Gundter sul soffitto della navata centrale

Il ciclo di affreschi: in nero quelli di Matthäus Günther, in rosso di Georg Dieffenbrunner

 

 

GUNTHER MATTHAUS

1755

Indersdorf, chiesa Assunzione di Maria

 

Episodi della Vita di sant'Agostino

 

 

 

La chiesa parrocchiale di Indersdorf, un villaggio a nord di Monaco, nella circoscrizione di Dachau, conserva un interessante ciclo agostiniano di Gunther Matthaus che pure operò a Novacella. Il monastero dei canonici regolari di S. Agostino annesso fu fondato nel 1120 da Ottone V di Wittelsbach. Dopo un grande incendio nel 1264 il monastero di Indersdorf visse il suo più grande splendore fino al 1632. Nel 1427 divenne la casa-madre di 21 comunità agostiniane tedesche. Saccheggiato dai svedesi durante la guerra dei trent'anni fu ricostruito ed ampliato da notevoli artisti nel periodo barocco fra il 1693 e il 1704. Molteplici sono le decorazioni in stile rococò, le antiche mura del monastero risalenti al periodo della fondazione sono in parte sopravvissute fino ad oggi.

Chiesa parrocchiale di Indersdorf

Chiesa parrocchiale di Indersdorf

L'abate Gelasius Morhardt costruì la chiesa in stile barocco nel 1754 e chiamò Gunther per eseguirne gli affreschi. Questi sono stati firmati nel soffitto della navata centrale: Mattheaus Gundter pinxit 1755.

Trenta scene sono relative ad Agostino, ma solo quelle della navata centrale sono da attribuire al maestro: lungo le navate laterali operarono collaboratori. Lo schema segue parzialmente l'analogo ciclo di Rottenbuch.

 

 

Il Programma iconografico:

 

NAVATA LATERALE NORD

20. Agostino fondatore dell'Ordine agostiniano femminile

21. Agostino conforta i malati

22. Agostino predica a Firmus

23. Agostino battezza

24. Agostino insegna ai giovani

31. Agostino lava i piedi di Cristo

32. Agostino distribuisce i beni ai poveri

33. Agostino è infiammato dall'amore di Dio

34. Agostino indossa i paramenti episcopali

 

NAVATA PARETE NORD

6. Agostino lascia Cartagine per Roma

8. Ascolta le prediche del vescovo Ambrogio

10. La conversione di Agostino

12. Consacrazione sacerdotale di Agostino

14. Consacrazione episcopale di Agostino

16. Sant'Agostino cerca di capire la Trinità

18. Agostino sul letto di morte

 

SOFFITTO

1. Agostino, Gelasio e il prevosto Morhart

2. La gloria di Sant'Agostino

3. Agostino consegna la sua Regola

4. Agostino fra Cristo e la Vergine

5. L'agnello di Dio

 

NAVATA PARETE SUD

7. Agostino insegna retorica

9. Visita a Ponticiano ufficiale di corte ad Agostino

11. Battesimo di Agostino a Milano

13. Agostino consegna la Regola a un giovane

15. Disputa con Fortunato manicheo

17. Agostino scrive la "Città di Dio"

19. La morte di Sant'Agostino e l'assedio di Ippona

 

NAVATA LATERALE MERIDIONALE

25. Agostino consegna le elemosine

26. Agostino distribuisce vestiti e pane ai poveri

27. Agostino accoglie dei pellegrini

28. Agostino maestro di preghiera corale

29. Maria porge il rosario a San Domenico

30. Morte benedetta dai Sacramenti

 

Gli affreschi contrassegnati dalla numerazione in nero sono opera di Gunther Matthaus, mentre quelli in rosso furono eseguiti da Georg Dieffenbrunner, che fu alquanto limitato dalle specifiche richieste di Günther per cui le sue opere nella chiesa del monastero non sono tra le sue migliori.

 

 

Gunther Matthaus

Gunther Matthaus (Unterpeissenberg, Baviera, 1705 - Haid, Wessobrunn, 1788), fu uno dei frescanti tedeschi più fecondi. Dopo l'istruzione di base in Murnau, Matthäus Günther divenne l'allievo e l'assistente di Cosmas Damian Asam. Egli non ha avuto alcun contatto diretto con Giovanni Holzer, ma ha acquisito il suo stile da vari disegni e può essere considerato il suo legittimo successore artistico. Attraverso Asam conobbe l'influsso della pittura barocca romana, e in seguito accolse le forme del rococò, anche per effetto delle opere dei maestri veneziani contemporanei. Divenne maestro di Augsburg nel 1731 e successivamente ha lavorato come un pittore di affreschi in molte località. Sue opere sono conservate a Wilten (1754), Indersdorf (1755), Aldersbach (1760), Rott am Inn (1763), Vipiteno, Colle Isarco, Mareta, e altri luoghi.

In 55 anni di attività ha decorato più di sessanta edifici.

Le sue principali opere sono state realizzate con la committenza benedettina e in varie chiese: i canonici agostiniani lo chiamarono per dipingere a Indersdorf e a Rottenbuch. Altri suoi lavori si scoprono nelle chiese parrocchiali di Vipiteno, Mittenwald e Oberammergau, e nella Sala Grande del castello di Sünching. Günther lavorato in Baviera, Svevia, Franconia e nel Tirolo e può essere considerato come uno dei più importanti rappresentanti della pittura della Germania meridionale. Ha spesso lavorato con alcuni dei più grandi artisti del suo tempo, tra cui l'architetto Johann Michael Fischer, l'intonacatore Johann Michael Feuchtmayer e suo fratello Franz Xaver.

 

Johann Georg Dieffenbrunner

Johann Georg Dieffenbrunner (1718-1785) fu uno dei 20 figli del mastro carpentiere e sagrestano Thomas Dieffenbrunner e Theresia Seiz. I suoi antenati erano muratori, carpentieri, intagliatori e pittori. Ha ricevuto la sua formazione artistica dal pittore di corte di Würzburg Fr. Ign. Roth e da Joh Adam Schöpf. Intorno al 1746 si stabilì ad Augusta dove frequentò l'accademia di pittura sotto la direzione di Bergmüller. Diventato lavorante di Matthaus Günther nel 1755 fu incaricato di dipingere la chiesa del monastero di Gutenzell e in quello stesso anno lavorò a Indersdorf come collaboratore di Günther. Lavorò anche come restauratore, incisore su rame e pittore di pale d'altare. Fino al 1778 Dieffenbrunner fu il più attivo affrescatore del vecchio tribunale distrettuale di Dachau.

Quando il prevosto Morhart del monastero di Indersdorf si dimise nel 1768, Dieffenbrunner perse i suoi lavori nel monastero, ed entrò in crisi economica. Gli anni successivi sono segnati da un declino artistico tanto che nel 1778, all'età di 60 anni, smise di dipingere affreschi. Nel 1781 ricevette la cittadinanza ad Augusta, dove morì a dicembre del 1785.