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Percorso : HOME > Iconografia > Cicli > Settecento > ChietiCiclo agostiniano di Chieti
Santa Chiara da Montefalco
MICHELE CLERICI
1746-1751
Chieti, chiesa di sant'Agostino
Santa Chiara da Montefalco
Il pannello è dedicato alla monaca agostiniana santa Chiara della Croce da Montefalco, come è indicato nella scritta sottostante: S. CLARA DE MONTEFALCO ORDINIS AUGUSTINI. La scena riprende ampiamente i simboli iconografici legati alla spiritualità della santa, che ebbe una particolarissima devozione per il Cristo crocefisso. La santa, in basso a destra, è inginocchiata e rivolge lo sguardo verso l'alto dove appare su una nuvola la figura di Cristo che regge con la mano destra la croce.
A sinistra un angelo, che si rivolge verso Chiara, regge una bilancia: è probabilmente l'immagine dell'arcangelo Michele che pesa i peccati e le buone azioni. Chiara indossa la tonaca monacale e sul petto l'artista ha messo ben in evidenza il suo cuore, di cui parlano ampiamente i racconti medioevali in relazione al suo amore per il Cristo crocefisso.
Seconda figlia di Damiano e di Giacoma, Chiara da Montefalco, detta anche Chiara della Croce, nacque a Montefalco nel 1268. Fin dalla tenera età mostrò una forte inclinazione alla preghiera trascorrendo molte ore dedita nell'orazione. Ebbe subito una profonda devozione per la Passione di Cristo e la visione di un crocefisso la induceva a una continua mortificazione del proprio corpo. Chiara volle seguire l'esempio della sorella Giovanna, che si era fatta monaca, e chiese di entrare nella comunità religiosa, dove fu accolta nel 1275. La fervide fede delle due sorelle attirò a Montefalco numerose novizie per cui fu necessario costruire un reclusorio più grande: i lavori iniziati nel 1282 si protrasse per otto anni tra difficoltà di varia natura. Nel 1290 la comunità religiosa chiese al vescovo Gerardo Artesino di potersi strutturare in monastero, per poter aderire a un ordine approvato dalla Chiesa.
Ricevuta l'autorizzazione del vescovo, la comunità religiosa adottò la regola di sant'Agostino e fu autorizzata a ricevere novizie. Il monastero fu chiamato "della Croce", su proposta di Giovanna, che ne divenne la badessa.
Dopo la morte della sorella Giovanna nel 1291 Chiara fu nominata nuova badessa. Nel corso della sua carica, con la parola e con l'esempio, riuscì a mantenere viva la comunità.
Durante la sua vita ebbe visioni ed estasi. Assai intelligente riuscì a proporre soluzioni alle più ardue questioni che le venivano proposte da teologi, filosofi e letterati. La santità della sua vita indusse la monache a venerarla come santa subito dopo la sua morte nel 1308. Una tradizione leggendaria riporta che nel cuore di Chiara furono individuati i simboli della Passione e cioè il Crocifisso, il flagello, la colonna, la corona di spine, i tre chiodi e la lancia, la canna con la spugna. L'indagine anatomica mise in evidenza che nella sua cistifellea si trovavano tre globi di uguali dimensioni, peso e colore, disposti in forma di triangolo, che furono interpretati come simbolo della Trinità.
Poco dopo la sua morte il vescovo di Spoleto Pietro Paolo Trinci avviò nel 1309 il processo informativo sulla sua vita e sulle virtù per la canonizzazione di Chiara. Berengario a tale scopo si recò nel 1316 ad Avignone da papa Giovanni XXII, che affidò al cardinale Napoleone Orsini, legato a Perugia, il compito di informarsi. Il processo di canonizzazione fu avviato nel 1318 ma per varie cause fu interrotto. Nel 1624 Urbano VIII concesse, prima all'Ordine agostiniano, poi alla diocesi di Spoleto, l'uso di recitare l'Ufficio e la Messa con preghiera propria in onore di Chiara. Clemente X nel 1673 fece inserire la santa nel Martirologio Romano. Nel 1736 Clemente XII riavviò la causa e la S. Congregazione dei Riti l'anno seguente approvò il culto ab-immemorabili di Chiara. Solo un secolo più tardi tuttavia la S. Congregazione dei Riti approvò il suo culto nel 1852 e solo nel 1881 la beata Chiara da Montefalco fu solennemente canonizzata da Leone XIII. La sua festa religiosa viene celebrata il 17 agosto, mentre il 30 ottobre si celebra la festa "Impressio Crucifixi in corde s. Clarae".