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Percorso : HOME > Iconografia > Cicli > Settecento > GuntherCICLo AGOSTINIANo di MATTHAUS GUNTHER a Rottenbuch
Agostino riceve la visita di Ponticiano che gli propone la vita ascetica
MATTHAUS GUNTHER
1742
Chiesa di Rottenbuch
Agostino riceve la visita di Ponticiano che gli propone la vita ascetica
Ponticiano entra repentinamente nella camera di lavoro di Agostino. Agostino ha il viso giovanile ed è ben vestito ed ascolta attento il discorso di Ponticiano che con un im-perioso gesto della mano destra si rivolge al santo incoraggiandolo alla vita ascetica. La testa di Agostino è circondata da un alone. Seduto su un'ampia seggiola, Agostino rivolge lo sguardo verso Ponticiano. La scena si svolge nella biblioteca del santo, alcuni libri sono impilati a terra, altri sono in biblioteca. Un raggio di luce penetrando dalla porta illumina i numerosi volumi presenti.
Un certo giorno ecco viene a trovarci, Alipio e me, né ricordo per quale motivo era assente Nebridio, un certo Ponticiano, nostro compatriota in quanto africano, che ricopriva una carica cospicua a palazzo. Ignoro cosa volesse da noi. Ci sedemmo per conversare e casualmente notò sopra un tavolo da gioco che ci stava davanti un libro. Lo prese, lo aprì e con sua grande meraviglia vi trovò le Lettere dell'Apostolo cristiano e battezzato ... Ci raccontò la storia di Antonio, un monaco egiziano, il cui nome brillava di chiara luce fra i tuoi servi, mentre per noi fino ad allora era oscuro.
AGOSTINO, Confessioni 8, 6, 14
Nello stesso tempo venne d'Africa un tal Ponziano, amico di Agostino, che gli parlò della vita e dei miracoli di Antonio che era morto da poco in Egitto.
JACOPO DA VARAGINE, Legenda Aurea
Ponticiano? Chi era costui? In effetti molti di noi hanno sentito parlare del vescovo Ambrogio, forse anche della madre di Agostino e (sicuramente meno) di Simpliciano. Di Ponticiano, invece, probabilmente non sappiamo proprio nulla. Eppure nel racconto de Le Confessioni trova largo spazio e non è esagerato dire che anch’egli ha contribuito alla conversione di Agostino. Se la familiarità con Ambrogio e Simpliciano (senza dire di quella con sua madre) era durata a lungo, l’incontro con questo giovane appare quasi del tutto casuale e ristretto nel tempo. In seguito, nel racconto de Le Confessioni, quel personaggio non apparirà più. Ma la grazia passa da dove vuole, anche dagli incontri occasionali e brevi.