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Percorso : HOME > Iconografia > Cicli > Settecento > GuntherCICLo AGOSTINIANo di MATTHAUS GUNTHER a Rottenbuch
Tolle et Lege a Milano
MATTHAUS GUNTHER
1742
Rottenbuch, chiesa della Natività di Maria
Tolle et Lege
In questo affresco si ritrova la stessa mano degli aiuti di Gunther che ha dipinto le prime scene del ciclo. Agostino è presentato con i canoni abituali iconografici, seduto ai piedi di un fico e appoggiato a un tronco d'albero. Un nimbo avvolge il suo viso: con la mano destra tiene un libro mentre alza la sinistra verso il cielo. Un raggio di luce lo colpisce in pieno viso e Continenza gli invia il messaggio tolle lege. Continenza, una giovane donna, appare sopra le nuvole, con una corona di rose sul capo: in mano tiene un giglio e con l'altra indica il cielo. In lontananza si vede un parco con un palazzo. A sinistra si nota la presenza simbolica della Vanità agghindata di perle e di Eros, il dio dell'amore.
E, come racconta nelle Confessioni, recatosi in giardino, si mise sotto una pianta a piangere amaramente, e diceva: - Quanto tempo ancora? Quanto ancora? Domani, domani ! ancora un po' di tempo. Ed era desolato di non sapersi decidere o a restare nel mondo o a consacrarsi a Dio.
JACOPO DA VARAGINE, Legenda Aurea
Così parlavo e piangevo nell'amarezza sconfinata del mio cuore affranto. A un tratto dalla casa vicina mi giunge una voce, come di fanciullo o fanciulla, non so, che diceva cantando e ripetendo più volte: «Prendi e leggi, prendi e leggi». Mutai d'aspetto all'istante e cominciai a riflettere con la massima cura se fosse una cantilena usata in qualche gioco di ragazzi, ma non ricordavo affatto di averla udita da nessuna parte ... Tornai al luogo dove stava seduto Alipio e dove avevo lasciato il libro dell'Apostolo all'atto di alzarmi.
Lo afferrai, lo aprii e lessi tacito il primo versetto su cui mi caddero gli occhi. Diceva: « Non nelle crapule e nelle ebbrezze, non negli amplessi e nelle impudicizie, non nelle contese e nelle invidie, ma rivestitevi del Signore Gesù Cristo e non assecondate la carne nelle sue concupiscenze... » Non volli leggere oltre né mi occorreva. Appena terminata infatti la lettura di questa frase, una luce, quasi, di certezza penetrò nel mio cuore e tutte le tenebre del dubbio si dissiparono.
AGOSTINO, Confessioni 8, 12, 29