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Percorso : HOME > Iconografia > Cicli > Trecento > PaviaCICLo AGOSTINIANo Di Bonino da Campione A PAVIA
Traslazione delle reliquie a Pavia: particolare dell'entrata nella città di Pavia della salma di Agostino
BONINO DA CAMPIONE
1362
Arca di Sant'Agostino in san Pietro in Ciel d'Oro a Pavia
Traslazione delle reliquie a Pavia
Nel pannello che segue la ricerca delle spoglie di Agostino in Sardegna ad opera del re Liutprando, c'è la traslazione vera e propria delle spoglie di Agostino: il corpo è portato dal vescovo, dal re, dai monaci. La processione entra nella città di Pavia e quindi si dirige verso la basilica. Un monaco salmodia con un libro aperto. La scena è raffigurata su due piani: in alto otto frati sorreggono il corpo, mentre un uomo coronato (forse il re Liutprando) gli sostiene il capo.
Precede la processione un laico che alza la croce. Si stanno avvicinando alla città che è contraddistinta da cinque torri. Nel piano inferiore il sacro feretro è trasferito in san Pietro in Ciel d'Oro, di cui si nota con ampiezza di particolari la caratteristica struttura architettonica. Il seguito è numeroso con il re che continua a reggere il capo del santo.
Un lungo resoconto della traslazione delle spoglie del santo ci è noto da Beda il Venerabile (672-735), contemporaneo all'avvenimento. Nel IX secolo si trova un breve accenno nel Martirologio di Adone che fu composto a Lione prima dell'anno 859: "Hujus corpus venerabile primo de sua civitate propter barbaros Sardiniam translatum nuper a Luitprando rege, dato magno pretio, Ticinis relatum ... "
Un altro racconto dell'episodio è noto da Jacopo da Varagine:
Il re appena lo seppe si affrettò ad andare incontro alle reliquie e le ricevette con gioia e venerazione. Il giorno appresso non si riuscì a procedere fino a che il re non ebbe fatto il voto di innalzare una chiesa in onore di S. Agostino se le reliquie fossero giunte a Pavia. Fatto il voto si poté procedere con la massima facilità, ed il re, fedele sue promesse costruì in onore del santo una magnifica basilica, sul luogo stesso dove il miracolo era avvenuto. Lo stesso fatto accadde il giorno appresso a Casale, ed anche lì fu eretta una chiesa. Il re vedendo che il santo era desideroso che fossero erette delle chiese in suo onore, e d'altra parte temendo che egli volesse fermarsi in qualche città differente da quella che egli stesso aveva scelto, si affrettò a costruire una chiesa in ciascun dei luoghi dove, passando, il corpo soggiornava. Giunto finalmente a Pavia, lo fece riporre con gran venerazione nella chiesa di S. Pietro.
JACOPO DI VARAGINE, Legenda Aurea
PHILIPPE DE HARVENGT, Vita Augustini, 33
Liutprando sentendo che i Saraceni, devastata la Sardegna, infestavano anche quei luoghi ove un tempo, per salvarle dalla profanazione dei barbari, erano state trasportate e onorevolmente sepolte le ossa di sant'Agostino vescovo, mandò dei messi, e pagando una forte somma, le ottenne, le trasportò a Pavia e le ripose con l'onore dovuto a così grande padre. In questi giorni la città di Narni fu occupata dai Longobardi
PAOLO DIACONO, Historia Langobardorum, VI, 48