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Tematiche iconografiche agostiniane: Agostino a Cassiciaco nella villa di Verecondo

Agostino a Cassiciaco

 

Agostino a Cassiciaco con Monica

 

 

AGOSTINO A CASSICIACO NELLA VILLA DI VERECONDO

 

 

 

Verecondo, amico e marito di una cristiana ed egli stesso intimamente già convertito, mise a disposizione di Agostino la sua villa di campagna. Sorgeva questa a Cassiciacum, un villaggio che corrisponde all'odierno Cassago Brianza, nella regione che serba ancora nel nome il ricordo dei primitivi abitanti Liguri e Celti.

Il paese, discretamente ameno, è in vista dei monti della Valsassina, ai quali possono alludere certi versi di Licenzio. Accenni di Agostino stesso al clima e alla serenità del cielo rendono probabile l'identificazione e in ogni modo impediscono assolutamente di pensare alla Bassa Lombardia. Là Agostino e i suoi amici trascorsero l'autunno e l'inverno, trattenendosi spesso, anche a lungo, all'aria aperta, sotto quel cielo di Lombardia, così bello, quando è bello, ma tanto diverso da quello dell'Africa.

E sono un discreto gruppo: Agostino, Alipio, Licenzio i e Trigezio, i cugini di Agostino, Lastidiano e Rustico, suo fratello Navigio, Monnica, e il giovinetto Adeodato. Venuta la fine delle vacanze, Agostino inviò le sue dimissioni e scrisse anche ad Ambrogio, chiedendogli quali libri avrebbe potuto leggere per essere confermato nella fede.

Il vescovo gli indicò Isaia; che Agostino, dopo un primo tentativo, mise tuttavia da parte. Secondo il racconto delle Confessioni, la vita che si conduceva nella villa di Cassiciaco era suppergiù quella di una comunità d'asceti, la lettura preferita e ordinaria quella dei salmi; ma le Confessioni stesse notano che i libri scritti colà e le discussioni che vi si tenevano, sapevano ancora di scuola: come avviene, dice Agostino, all'atleta che mantiene il respiro affannoso anche durante i riposi.

 

 

Al termine delle vacanze vendemmiali avvertii i Milanesi di provvedersi un altro spacciatore di parole per i loro studenti, poiché io avevo scelto di passare al tuo servizio e non ero più in grado di esercitare quella professione per la difficoltà di respirare e il male di petto.

AGOSTINO, Confessioni 9, 5, 13

 

Il dolor di petto mi ha fatto abbandonare l'insegnamento, sebbene già, anche senza tale evenienza, stessi tentando di rifugiarmi nella filosofia. Mi condussi subito nella villa del nostro buon amico Verecondo. Dovrei dire col suo consenso ? Conosci bene la sua schietta generosità verso di tutti, ma particolarmente verso di noi. Ivi discutevamo assieme gli argomenti che ritenevamo giovevoli. Eravamo ricorsi all'impiego dello stilo per raccogliere tutti gli interventi perché il sistema giovava alla mia salute.

AGOSTINO, De Ordine 1, 2, 5

 

Il tredici novembre ricorreva il mio compleanno. Dopo un pranzo tanto frugale che non impedì il lavoro della mente, feci adunare nella sala delle terme tutti coloro che non solo quel giorno ma ogni giorno convivevano con me. S'era presentato come luogo appartato, adatto all'occorrenza. Partecipavano e non ho timore di presentarli per ora con i soli nomi alla singolare tua benevolenza, prima di tutto mia madre, ai cui meriti spetta, come credo, tutto quello che sto vivendo, Navigio mio fratello, Trigezio e Licenzio miei concittadini e discepoli. Volli che non mancassero neanche Lastidiano e Rustico, miei cugini, sebbene non avessero frequentato neppure il maestro di grammatica. Ritenni che il loro buon senso fosse sufficiente all'argomento che intendevo trattare. Con noi era anche mio figlio Adeodato, il più piccolo di tutti. Egli ha tuttavia un ingegno che, salvo errore dovuto all'affetto, promette grandi cose.

AGOSTINO, De Beata Vita 1, 6

 

Quando ricorderò tutti gli avvenimenti di quei giorni di vacanza? Non li ho però dimenticati, né tacerò la durezza del tuo flagello e la mirabile prestezza della tua misericordia. Mi torturavi allora con un male ai denti. Quando si aggravò tanto che non riuscivo a parlare, mi sorse in cuore il pensiero di invitare tutti i miei là presenti a scongiurarti per me, Dio di ogni salvezza. Lo scrissi sopra una tavoletta di cera, che consegnai loro perché leggessero, e appena piegammo le ginocchia in una supplica ardente, il dolore scomparve. Ma quale dolore? O come scomparve? Ne fui spaventato, lo confesso, Signore mio e Dio mio, perché non mi era mai capitato nulla di simile da quando ero venuto al mondo. S'insinuarono così, nel profondo del mio essere, i tuoi ammonimenti, e giulivo nella fede lodai il tuo nome. Quella fede tuttavia non mi permetteva di essere tranquillo riguardo ai miei peccati anteriori, perché non mi erano stati ancora rimessi mediante il tuo battesimo.

AGOSTINO, Confessioni 9, 4, 12

 

Scrisse allora a S. Ambrogio per sapere quali libri dovesse leggere per meglio istruirsi nella fede, e il santo gli mandò le profezie di Isaia che preannunzia il vangelo e fu quasi il precursore dell' Apostolo delle genti. Egli dapprincipio non comprese le parole del profeta, ed Ambrogio gli disse di rileggerle dopo che avesse meglio approfondite le Sacre Scritture.

JACOPO DA VARAGINE, Legenda Aurea

 

 

LE rappresentazioni iconografiche di Agostino a Cassiciaco nella villa di Verecondo

Anonimo (XII secolo)  a Vienna, Ms 1009, Biblioteca Nazionale

Irimbert da Admont (1172-1177) ad Admont, Biblioteca Monastero, codex 16

Maestro vetraio di Naumurg  (1316-1324) a Erfurt, Chiesa di S. Agostino

Legrand Jacques (1365-1415) a Parigi, Biblioteca dell'Arsenale

Legrand Jacques (1365-1415) a Parigi, Biblioteca dell'Arsenale

Breviario di Bedford lat. 17294  (1424-1435) a Parigi, Biblioteca Nazionale

Historia Augustini  (1430-1440) a Berlino, Gabinetto delle Stampe

Historia Augustini  (1430-1440) a Berlino, Gabinetto delle Stampe

Di Lorenzo A. (1433) a Firenze, Biblioteca Nazionale, ms. II

Manoscritto ms. 1483 Vita Sancti Augustini Imaginibus adornata (1450-1490)  a Boston, Public Library

Anonimo di Carlisle (1484-1507) a Carlisle, Coro della Cattedrale

Cock Mattia (1540-1548) a Parigi, Museo del Louvre

Pacheco Basilio (1644-1646) a Lima, Monastero degli Eremitani

Klauber Sebastian e Baptist (1758) a Madrid, Biblioteca Nazionale

Hercule-Foulquier (1880 ca.) a Vite de' Santi

Bessac Antoine (1924) a Ippona, Basilica di S. Agostino

Maestro di Casciago (1935-1938) a Casciago, chiesa parrocchiale

Vilasco Fiorentino (1954) a Cassago, cappella S. Agostino

Vilasco Fiorentino (1954) a Cassago, cappella S. Agostino

Vilasco Fiorentino (1954) a Cassago, cappella S. Agostino

De Nova Antonio (1986) Raccolta Privata

Manfrini Enrico (1986) a Cassago, Parco archeologico

Beretta Renato (1990) a Cassago, Museo S. Agostino

Crippa Silvano (1994) a Cassago, Museo S. Agostino

Crippa Silvano (1995) a Cassago, Museo S. Agostino

Perati-Oleskevic (2007) a Pavia, S. Pietro in Ciel d'Oro