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L'africa romana: Museo del Bardo a Tunisi

Mosaico con scene dionisiache che rivelano la produzione di vino in Africa

Scene dionisiache con la produzione di vino in Africa

 

 

L'ECONOMIA ROMANA IN FRICA

 

 

 

Limitandoci al periodo dell'antichità, si può dire che la prosperità di questi territori africani ha suscitato le bramosie di molti popoli. In effetti Fenici, Romani, Vandali e Bizantini vi vedevano una regione colma di ricchezze dove si poteva accedere a sostanziosi approvvigionamenti e realizzare buoni affari e un proficuo commercio. Per questo motivo i prodotti di queste terre potettero essere diffuse in tutto il Mediterraneo.

I cereali venivano spediti verso la Grecia, Roma e Costantinopoli.

Le ceramiche invasero l'Italia, la Gallia, la Spagna e molti altri paesi mediterranei.

L'olio fu esportato principalmente a Roma e in Italia.

Fra i prodotti caratteristici si possono ricordare il garum, i pregiati marmi numidici che venivano estratti dalle miniere di Simitthus, le pietre di El-Haouaria, i legni delle grande foreste. Allo stesso tempo, grazie alla sua felice posizione geografica e alla sua doppia costa, l'Africa era un punto focale del grande commercio antico e i suoi scali e i suoi porti pullulavano di prodotti che venivano dall'oriente come dall'occidente.

A questi traffici va aggiunto un commercio interno altrettanto dinamico e che il paese disponeva di un intreccio di strade particolarmente sviluppato.

In ricordo di quei tempi il Museo del Bardo conserva molte testimonianze che testimoniano la lunga prosperità ricordata dagli autori antichi: mosaici splendenti, ceramiche, sculture, sarcofagi, gioielli, monete ...

Mantenutasi oltre l'antichità, questa vitalità economica ha numerose testimonianze archeologiche, come ceramiche di lusso, basso rilievi in marmo, pezzi di monete in oro e altri oggetti di grande valore.